Condividi

Assicurazioni, l’adeguatezza del prodotto al cliente al centro della Vigilanza: convegno di Studi alla Sapienza

Le indicazioni fornite dal Supervisory Statement diffuso dall’EIOPA hanno acceso un dibattito, in sede accademica e tra gli operatori di mercato

Assicurazioni, l’adeguatezza del prodotto al cliente al centro della Vigilanza: convegno di Studi alla Sapienza

L’attenzione agli aspetti di trasparenza dei meccanismi di mercato e di tutela del consumatore nelle sue scelte di prodotti finanziari costituisce, da tempo, uno dei canoni fondamentali cui si ispira l’attività delle Autorità di Vigilanza nazionali ed europee, operanti nei diversi settori.

Non sfugge a questo criterio di base il Supervisory Statement, diffuso alla fine di novembre di due anni fa dall’European Insurance and Occupational Pensions – EIOPA, nel ribadire la centralità del principio del “Value for Money”; ossia dell’adeguatezza del prodotto assicurativo in tutte le sue componenti essenziali – caratteristiche, prezzo, consulenza prestata, assistenza pre e post vendita – alle effettive esigenze del cliente valutate nel corso del tempo. Le indicazioni fornite in quel documento hanno suscitato per il loro impatto, anche operativo, una pluralità di riflessioni, accendendo così, un dibattito, in sede accademica e tra gli operatori di mercato, ben lungi dall’essersi concluso.

Tra i più recenti esiti di questo dibattito va, certamente, annoverato il Convegno di Studi, svoltosi la settimana scorsa presso la Facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma, che ha visto alternarsi contributi di natura accademica con interventi di esponenti dell’IVASS, l’Authority Italiana di Vigilanza sul Mercato assicurativo, delle Associazioni di Categoria dei settori assicurativo e bancario, nonché delle stesse compagnie assicurative. Se ne ricordano qui di seguito alcuni degli spunti di maggior rilevo.

Il principio del “Value for Money”: i contributi accademici

Dopo un primo inquadramento introduttivo del tema specifico del “Value for Money” nel nostro ambito ordinamentale curato da Domenico Siclari, Ordinario di Diritto dell’Economia della Sapienza, si sono avute puntuali ed esaurienti considerazioni, legate alla sua interpretazione ed alle sue conseguenze applicative sul piano civilistico, con riferimento specifico agli aspetti di product governance e di obbligo di adeguatezza nel mercato assicurativo, presentate da Paoloefisio Corrrias, Ordinario di Diritto dell’Economia dell’Università di Cagliari. 

È, poi, intervenuto sugli aspetti organizzativi nella produzione e nella distribuzione assicurativa Pierpaolo Marano, Associato di Diritto dell’Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, offrendone una stimolante lettura nella triplice chiave sistematica, operativa e problematica.

A conclusione della parte riservata ai contributi accademici Francesco La Fata, Ricercatore di Diritto dell’Economia dell’Università di Firenze, e Roberta Lo Conte della Sapienza si sono soffermati con interessanti ed originali riflessioni, rispettivamente, sulla disciplina dei costi e delle commissioni di gestione dei fondi nel comparto dei prodotti unit linked e su una valutazione complessiva dei processi di Product Oversight Govenance, dagli aspetti di design a quelli di monitoring.

Altri interventi sull’adeguatezza dei prodotti assicurativi

Passando, quindi, alla parte di tipo operativo, i rappresentanti dell’IVASS, Stefano De Polis, Segretario Generale, ed Elena Bellizzi, Capo Servizio Vigilanza Condotta di Mercato, hanno ricordato come l’Authority italiana si sia mossa già da tempo sul sentiero tracciato dall’EIOPA, auspicando, inoltre, l’introduzione di un duplice profit test. Affiancando, cioè, a quello calibrato nell’ottica della compagnia assicurativa, un secondo tarato dal lato del cliente; un documento, in definitiva, che evidenzi, in particolare, il lasso di tempo necessario a recuperare da parte dello stesso cliente i costi sostenuti per il proprio investimento.

Dal canto suo Dario Focarelli, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici – ANIA, ha ricordato come presso la Commissione Europea stia, attualmente, maturando un orientamento favorevole ad instaurare una situazione di “banning commissions”. Certamente, uno stimolo in più per le compagnie assicurative italiane a percorrere con determinazione la strada di un’adeguata riconsiderazione del sistema commissionale applicato nel nostro Paese, senza trascurare l’aspetto della loro sostenibilità. Un “assist”, prontamente, recepito da Gianfranco Torriero, Vicedirettore Generale Vicarto dell’Associazione Bancaria Italiana – ABI, che, sottolineando il rilievo del ruolo del mondo bancario nell’ambito assicurativo, si è augurato che, così come avvenuto per altri aspetti operativi problematici, prevalga negli intermediari l’orientamento a comportamenti ispirati al principio della “better regulation”. 

La voce delle compagnie assicurative

La voce delle compagnie assicurative, infine, è stata portata a questo Convegno da Alessandro Molinari, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ITAS Mutua e da Paola Pietrafesa, Vicedirettore Generale di Allianz Spa, nonché Amministratore Delegato di Allianz Bank Financial Advisors SpA.

Il primo, valorizzando il carattere mutualistico che caratterizza significativamente la filosofia operativa della propria Compagnia, ne ha illustrato l’impatto sui prodotti offerti alla clientela, come nel caso recentissimo della “polizza dello sciatore”, un prodotto concepito e distribuito nel rispetto dei canoni di adeguatezza e trasparenza, sanciti dall’EIOPA.

Per la Pietrafesa, infine, partendo dall’affermazione di evitare una banale demonizzazione del tema commissionale e, più in generale, degli oneri che gravano sui prodotti assicurativi, lo scenario prossimo futuro dovrebbe prevedere una rivalutazione in positivo dell’aspetto consulenziale, elemento qualificante di tali prodotti, anche nella cruciale prospettiva di una crescita dell’educazione finanziaria, tanto necessaria nel nostro Paese.

Commenta