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Divorzio e separazione: nuove regole dal 1° marzo, ecco cosa cambia con la riforma Cartabia

Entra in vigore la riforma del processo civile voluta dall’ex ministra Cartabia. Un unico atto per separazione e divorzio, ma più documenti e sanzioni per chi non rispetta il piano genitoriale. Ecco tutte le novità

Divorzio e separazione: nuove regole dal 1° marzo, ecco cosa cambia con la riforma Cartabia

Cambiano le regole su divorzio e separazione. Il 1° marzo entra in vigore la riforma del processo civile voluta dall’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che punta a ridurre i tempi delle cause e la mole di arretrati che pesa sui Tribunali. Lo scopo delle nuove regole su divorzio e separazione è appunto quello di snellire l’iter che porta alla fine dei matrimoni, accorciando le tempistiche e prevedendo la possibilità di presentare insieme, attraverso un unico atto, sia la richiesta di separazione che quella di divorzio. Le modifiche previste dalla riforma Cartabia entreranno in vigore a partire da martedì 1° marzo 2023. Ecco cosa cambia.

Divorzio e separazione: massimo 90 giorni per la prima udienza

Il tempo di attesa per la prima udienza dovrà essere inferiore ai 90 giorni allo scopo di ridurre i tempi procedurali a circa 8 mesi dagli attuali 680 giorni (dati ministero della Giustizia). Per farlo però si dovranno presentare dei documenti in più, soprattutto in presenza di figli minori.

L’accorciamento delle tempistiche parte da subito: non si dovranno più presentare richieste diverse, ma attraverso un’unica domanda e davanti allo stesso giudice si potranno richiedere sia il divorzio che la separazione. La domanda dovrà essere inoltrata con ricorso attraverso il quale il ricorrente dovrà dimostrare i mezzi di prova, gli elementi di diritto e tutti i documenti utili al ricorso, compresi quelli che attestano la condizione patrimoniale. 

A questo punto il presidente fisserà la data dell’udienza di comparizione direttamente davanti al Collegio o al giudice delegato. La conciliazione sarà tentata alla prima udienza del giudice, insieme alla precisazione delle conclusioni.

In presenza di figli, la competenza spetterà al Tribunale di residenza del minore. Senza figli, invece, il Tribunale di competenza sarà quello di chi riceve domanda di separazione e divorzio.

La riforma stabilisce inoltre che entro l’ottobre dell’anno prossimo dovrà nascere un nuovo Tribunale “per le persone, per i minorenni e per le famiglie” che si occuperà  di tutte le materie ora divise tra tribunale ordinario, tribunale di minori e giudice tutelare.

Divorzio e separazione: il piano genitoriale e le sanzioni

Insieme ai documenti utili per presentare la domanda, dovrà esserci anche un piano genitoriale al cui interno dovranno essere descritte tutte le attività che impegnano i minori (scuola, sport, schema per gli incontri) al fine di permettere al giudice di decidere al meglio su affidamento e diritto di visita.

Se uno dei due coniugi accetta il piano genitoriale proposto, ma non lo rispetta potrà essere sanzionato. Le nuove regole stabiliscono inoltre che se uno dei due coniugi omette le proprie reali condizioni economiche per pagare un mantenimento inferiore, dovrà versare un risarcimento e le spese legali.

Le nuove regole si applicheranno su tutti i procedimenti successivi al 28 febbraio 2023, mentre quelli già in corso continueranno a essere regolati dalle disposizioni precedenti la riforma.

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