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Energia: stop alle proroghe per il mercato libero. Modi e tempi per il passaggio di PMI e condomini

Il 1 aprile piccole imprese e condomini dovranno adeguarsi al mercato libero. Ecco cosa fare per scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze sul portale di Arera, l’Autorità per l’Energia

Energia: stop alle proroghe per il mercato libero. Modi e tempi per il passaggio di PMI e condomini

Il capitolo energia per gli italiani è uno dei più complicati da tenere sotto controllo. Tra ecobonus, telepromozioni e scadenze di legge spesso non si riesce a venire a capo di cosa conviene effettivamente fare e cosa no. Il pericolo di truffe e inganni, dopo tutto, é sempre dietro l’angolo. Anche i governi spesso ci mette del proprio, ma il passaggio a nuove  forme di servizi non può fermarsi. Se riforme bisogna fare é tempo di muoversi. Nell’ultimo anno abbiamo anche imparato che il mercato energetico é tra i più instabili, sottoposto ad influenze di ogni tipo. I consumatori italiani secondo l’ultima ricerca di EY Future Consummer Index sono, però, tra i primi in Europa a preoccuparsi dei risparmi di energia. La  prossima scadenza che riguarda condomini e piccole imprese è il 1 aprile per i quali scatta la fine del mercato tutelato. Da quella data le due categorie di utenti dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero. La notizia secondo cui il decreto milleproroghe, approvato la settimana scorsa avrebbe prorogato ancora l’obbligo é, dunque, smentita.

Le garanzie del libero mercato

Le piccole imprese interessate sono quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro. Del resto sono anche quelle che hanno più difficoltà a passare alle rinnovabili. I condomini, invece, pagheranno le spese condominiali, appunto, ad una società in regime di mercato libero. Sia le prime che i secondi se non hanno scelto nessuna società entro la fine di marzo, riceveranno una formale comunicazione dalla società che opera nella loro zona e che curerà la fornitura.

Le società che operano sul mercato libero sono tante, attrezzate in vista anche passaggio delle utenze domestiche. Tra otto mesi – gennaio  2024- infatti la stessa migrazione toccherà alle famiglie sempre nell’ambito di una deregulation rinviata più volte. Diciamo anche che in più occasioni le associazioni consumatori hanno chiesto di far slittare ancora i provvedimenti temendo aumenti delle tariffe. Ma l’Arera ha prorogato di soli tre mesi (dal 1 gennaio al 1 aprile) il passaggio al libero mercato per gli altri due segmenti. Il sistema é abbastanza strutturato e contro raggiri e speculazioni nei mesi scorsi si è fatta sentire l’Antitrust. A milioni di utenti erano arrivate comunicazioni di aumenti ingiustificati da parte delle società. Un pericoloso autogoal quando la norma non era ancora in vigore. Tra poche settimane, la nuova società che dovesse subentrare alla precedente, ha vinto un’asta dell’Arera per gestire il servizio nella zona dove si risiede e tutto dovrebbe essere più chiaro.

Cosa accade con le tariffe ?

Qual é il vantaggio del passaggio ad un mercato meno protetto ? Il prezzo. Il nuovo gestore – o lo stesso di prima che aderisce al mercato libero – può praticare una tariffa incentivante in base a quanto stabilisce l’Autorità ogni tre mesi. Proposte da sottoporre ai clienti senza imboscate con l’utile aziendale di accrescere i propri clienti. I contatori restano gli stessi e il passaggio non ha costi aggiuntivi, c’è solo la sottoscrizione un nuovo contratto. Gli effetti sull’economia, soprattutto per quel che avverrà tra le migliaia di PMI dovrebbero aversi nel medio periodo, come in parte é accaduto per le grandi aziende passate al mercato libero dal 2021. È comunque consigliabile, da aprile in avanti, verificare se i prezzi dell’elettricità aumentano o diminuiscono. Ancora una volta la serietà delle società erogatrici e la visibilità dei prezzi è affidata al portale dell’ Arera. In fondo le Autorità di garanzia devono aiutare le riforme, in particolare quelle che condizionano la vita delle famiglie e i loro bilanci. Azioni indispensabili per allontanare sospetti e magheggi e dare una mano anche al sistema elettrico a produrre energia a costi decrescenti con fonti rinnovabili.

Come scegliere l’operatore e la tariffa più adatta

il Portale offerte di Arera è lo strumento più affidabile in questo momento. Chi non riuscirà a passare al mercato libero dell’energia entro il primo aprile non rischia comunque di lasciare il condominio senza luce. È previsto infatti regime transitorio a “tutele graduali” e viene gestito da diversi operatori (Axpo Italia, Iren, Hera e A2A) a seconda dell’area geografica. Attenzione, però: è un regime più caro della tutela perché in diverse zone d’Italia prevede un costo extra al megawattora.

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