La domenica del Napoli. Gli azzurri prima battono la Sampdoria con un netto 2-0, ritrovando così il sorriso dopo la sconfitta di mercoledì scorso, poi si godono davanti alla tv il clamoroso passo falso del Milan, che chiude con un pari il match di San Siro con la Roma, dopo essere stato in vantaggio di due gol fino all’87’. E così Spalletti si riprende quasi interamente il vantaggio pre-sosta, anche se con una differenza non da poco: ora al secondo posto, a pari punti con Pioli, c’è anche la Juventus, prossima avversaria nel big match del Maradona. Può sorridere pure Mourinho, che beffa il Milan in pieno recupero riacciuffando una partita che sembrava ampiamente chiusa, tanto più che Sarri subisce la stessa onta all’Olimpico contro l’Empoli, finendo per pareggiare 2-2.
Milan-Roma 2-2, Mourinho beffa Pioli in extremis con Ibanez e Abraham
Partita pazza quella di San Siro, con il Milan in controllo fino all’87 e la Roma a sparigliare il copione nei minuti finali. Già, perché i rossoneri, pur senza incantare, l’avevano praticamente portata a casa senza subire tiri in porta, trovando il vantaggio nel primo tempo con Kalulu e il raddoppio con Pobega nella ripresa. I giallorossi, nonostante una formazione offensiva, avevano scelto un approccio conservatore e non erano mai riusciti a cambiare marcia, nemmeno dopo aver subito il doppio cazzotto. Ecco perché nessuno poteva aspettarsi un finale del genere, diventato invece realtà grazie alla solita bravura della Roma sulle palle inattive, ma anche per via delle disattenzioni del Milan, dimostratosi, ancora una volta, troppo fragile. Sul risultato hanno inciso pure gli allenatori, perché se è vero che Pioli aveva incartato Mourinho per oltre 80’, lo è anche che il portoghese ha saputo leggere meglio il finale, andandosi a prendere una bella fetta di campo con i cambi offensivi (El Shaarawy e Belotti), a fronte del collega rossonero che invece ha tolto Giroud, Bennacer e Saelemaekers per mettere Vranckx, De Ketelaere e Gabbia. E quando finisci per portarti la Roma nella tua trequarti, evidentemente, il rischio di prendere gol diventa molto più alto…
Il rammarico di Pioli: “Ci siamo fatti male da soli”. E sui cambi…
“I cambi erano per mettere energie fresche e alzare i centimetri, ma l’obiettivo ovviamente era diverso da come è finita – ha spiegato Pioli -. Un peccato non aver vinto una gara giocata così bene, le partite finiscono al 95′ e serve più attenzione. Abbiamo preso due gol da palla inattiva anche se sapevamo che la Roma era molto forte in questo, siamo delusi perché meritavamo di vincerla, poi ci siamo incasinati da soli. Ci serviva più malizia e furbizia nei minuti finali, dovevamo difendere meglio in quelle situazioni, è difficile commentare una gara così”.
Mourinho non parla e manda in conferenza Ibanez: “Anche noi possiamo essere grandi”
Nessuna dichiarazione invece da parte di José Mourinho, ancora squalificato e dunque in silenzio. Il portoghese, su cui peraltro continuano le indiscrezioni che lo vorrebbero nuovo Ct del Brasile (“mi ha chiesto di fargli da assistente”, la rivelazione, tutta da verificare, di Carlos Alberto, suo ex giocatore ai tempi del Porto), è però sicuramente soddisfatto del risultato, anche se le ammonizioni lo priveranno di Mancini e Ibanez per la prossima sfida con la Fiorentina. Proprio Ibanez ha preso la parola in conferenza stampa, in virtù di un gol, quello del 2-1, che ha reso possibile la rimonta finale. “È stata una partita difficile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ci siamo presi un punto importantissimo – ha spiegato il difensore giallorosso -. Siamo riusciti a fare punti a San Siro sia con il Milan che con l’Inter, possiamo essere anche noi grandi”.
Sampdoria-Napoli 0-2, Spalletti torna a volare e punge la Juve: “È lei la più forte del campionato”
Chi ha sicuramente ottimi motivi per sorridere è il Napoli di Spalletti, di nuovo vittorioso e con un bel vantaggio sulle inseguitrici. I punti persi a Milano sono stati recuperati quasi interamente con i pareggi di Milan e Inter e anche il gap sulla Juve resta un confortante +7. Certo, ora arriva lo scontro diretto ma gli azzurri possono affrontarlo con (relativa) serenità: vincere varrebbe un’ipoteca sullo Scudetto, pareggiare o perdere invece terrebbe tutto aperto, ma senza mettere in discussione la leadership. Per questo vincere a Genova era fondamentale e il Napoli ci è riuscito nonostante un inizio difficile, figlio di una Sampdoria gagliarda e di un rigore sbagliato da Politano. Gli indizi della trappola c’erano tutti, la squadra di Spalletti però è riuscita a spazzarli via con una grande giocata sull’asse Mario Rui-Osimhen, con il nigeriano a bagnare la rete per la prima volta nel 2023. E quando il Doria è rimasto in 10 per l’espulsione di Rincon, si è capito che il match non avrebbe più riservato sorprese, anche se il 2-0 finale è arrivato solo alla fine con un rigore (questa volta segnato) di Elmas. “Ho visto una squadra molto matura, che ha saputo ragionare in una partita che poteva diventare complicata per tanti motivi – le parole di Spalletti – I ragazzi hanno usato la testa, sono rimasti sempre sul pezzo. La gara non è mai stata in discussione. La Juventus? Anche senza le otto vittorie di fila è una delle squadre più difficili da affrontare, una delle più forti. Per storia, organizzazione societaria e rosa, forse la più forte d’Italia…”. La risposta ad Allegri, che sabato aveva ribadito come lo Scudetto fosse solo affare del Napoli, è servita, a dimostrazione di un clima che comincia a scaldarsi, in attesa di diventare incandescente sul prato del Maradona.