Parte la riorganizzazione interna dell’Antitrust. Il garante per la concorrenza ed il mercato guarda al futuro e rivoluziona il suo organigramma interno per darsi una struttura che consenta la staffetta ordinata tra i Senior, in prospettiva di uscita nei prossimi anni, e i dirigenti più giovani che prendono il loro posto. Una nuova struttura per “stare al passo con i tempi” ha sottolineato il presidente Antitrust Roberto Rustichelli.
Una sorta di “dopo di noi” che non crei vuoti o buchi nell’organigramma e consenta un graduale passaggio di consegne, garantendo continuità di azione con l’ascesa di dieci nuovi dirigenti in ruoli-chiave. Il nuovo organigramma, a cui ha intensamente lavorato il segretario generale dell’Authority Guido Stazi con il consenso delle strutture e dei diretti interessati, è stato approvato dal collegio Antitrust che si è riunito sotto la presidenza di Roberto Rustichelli. Il cambio della guardia è già avvenuto con l’inizio del nuovo anno quando i vecchi ruoli si sono conclusi il 31 dicembre e aperti i nuovi incarichi dal primo gennaio 2023. Sono stati coinvolti nella riorganizzazione e nominati in posizione di responsabile delle varie unità organizzative 22 donne e 21 uomini, in tutto 43 nomine di vertice. L’Antitrust rimette mano al suo assetto interno con una struttura simile a quella delle grandi corporate con funzioni verticali (i dipartimenti operativi) e orizzontali (Affari legali, Analisi economiche, Servizi informatici) a servizio dei dipartimenti operativi.
La struttura di vertice si asciuga e si rafforzano i dipartimenti operativi.
Scompare la figura del direttore generale (oggi tre: Giovanni Calabrò, Andrea Pezzoli e Serena Stella). All’apice della piramide organizzativa vi è il collegio con il presidente Rustichelli, immediatamente sotto si conferma il segretario generale coadiuvato da tre vice (rimane Stella, si aggiungo Andrea Pezzoli e Ombretta Main). L’ufficio del capo di gabinetto si fa in cinque, articolato per competenze: rapporti istituzionali e relazioni esterne Gianluigi Torino), Rapporti internazionali (Renato Ferrandi), Trasparenza (Marzia Balzano) e Sicurezza informatica (Piano Annuncio Pellegrino), Valutazione e controllo (Luigi Stridi).
Arriviamo così ai Dipartimenti. Da quattro che erano passano a 9: a guidare il Dipartimento Affari legali passa Giovanni Calabrò, da oltre vent’anni in ruoli di vertice all’Antitrust, gli ultimi dieci (dal novembre 2012) a capo della Direzione generale Tutela Consumatore che sotto la sua guida ha notevolmente accresciuto il suo peso. Il Dipartimento si divide in due: Tutela del Consumatore 1 affidato a Laura Grenga e diviso in due sotto-direzioni (Trasporti energia Ambiente e Piattaforme digitali); Tutela del Consumatore 2 affidato a Massimo Ferrero, anche questo diviso in due sotto-direzioni (Manifatturiero, agroalimentare, farmaceutico e distribuzione commerciale da un lato; Credito, assicurazioni, poste, servizi, turismo e sport dall’altro). Una conferma della volontà del collegio di proseguire e rafforzare l’attività di tutela del consumatore come parte inscindibile di una corretta concorrenza sul mercato.
Anche il Dipartimento per la Concorrenza, guidato finora da Andrea Pezzoli, si fa in due seguendo la medesima suddivisione che per il Dipartimento Tutela Consumatore. La Concorrenza 1 passa ora a Giuseppe Galasso mentre la Concorrenza 2 viene affidata a Iacopo Berti.
Il Dipartimento affari legali, che curerà garanzie procedurali, contenzioso e studi giuridici, e il Dipartimento analisi economiche e di mercato (Paolo Saba), che assicurerà l’approfondimento economico e le indagini conoscitive, “forniranno a tutti i dipartimenti il supporto di giuristi ed economisti alle indagini antitrust e di tutela dei consumatori”, spiega una nota dell’Autorità.
Un altra novità riguarda l’istituzione del Dipartimento Compliance (Maria Grazia Montanari) e il Dipartimento servizi informatici e digitalizzazione. Il primo istruirà le procedure di attribuzione del rating di legalità alle imprese e quelle relative al conflitto di interesse per gli incarichi di governo mentre il secondo fornirà il supporto informatico per la completa dematerializzazione di tutte le attività dell’Autorità, comprese le ispezioni informatiche presso le imprese oggetto di attività istruttoria. Infine, il Dipartimento amministrazione curerà bilancio, contratti e gestione del personale. Tutti i dipartimenti saranno articolati in direzioni e uffici, conclude il comunicato Antitrust.
Antritrust rivoluziona l’organizzazione interna: il commento di Rustichelli
Il presidente Antitrust Roberto Rustichelli spiega il senso e l’importanza della riorganizzazione.
“La tutela della concorrenza e dei consumatori, affidata dal legislatore alla nostra Autorità, è un compito fondamentale per lo sviluppo delle nostre imprese e per il benessere dei cittadini che deve tener conto anche dell’evoluzione del sistema economico e dei processi innovativi che impattano su economia e società a livello globale. Il nostro nuovo assetto organizzativo ha l’ambizione di stare al passo con questi nuovi tempi, al fine di migliorare la qualità e l’efficacia del nostro lavoro, delle nostre procedure, dei nostri provvedimenti, anche tramite una forte e positiva interazione tra dipartimenti, direzioni e uffici, assicurando al contempo tutte le opportune garanzie alle parti del procedimento. L’obiettivo è quello di offrire al Collegio una sempre maggiore accuratezza, tempestività e qualità delle informazioni sulle quali basare discussione e decisione dei casi. L’Autorità, nel rispetto della sua indipendenza, è impegnata a trovare soluzioni equilibrate e a fornire leale collaborazione al Parlamento, al Governo e a tutte le Istituzioni italiane ed europee”.
Fonte: comunicato Antitrust
Sul tavolo del collegio vi è poi un’altro, non secondario avvicendamento: quello di Michele Ainis, in scadenza in marzo. Ma qui la competenza passa al Parlamento.