Si torna in campo, anche se con la morte nel cuore. La notizia della scomparsa di Gianluca Vialli ha giustamente messo in secondo piano tutto il resto, catalizzando l’attenzione mediatica più di qualsiasi altro argomento. Il weekend di campionato sarà così segnato dal lutto e dai ricordi, con la totalità degli stadi pronta a tributare il giusto saluto a un grande campione, al di là del minuto di silenzio deciso dalla Lega Serie A. Vialli era amato da tutti, ma è chiaro che, calcisticamente parlando, sono i tifosi di Sampdoria, Juventus e Cremonese ad averlo avuto nel cuore: logico dunque immaginare un clima da brividi allo Stadium per il match odierno tra i bianconeri e l’Udinese, così come domani a Marassi in Sampdoria-Napoli, anche se siamo certi che la cosa si ripeterà pure sugli altri campi, a cominciare dai due anticipi (Juve a parte) Monza-Inter e Fiorentina-Sassuolo.
Juventus-Udinese (ore 18, Dazn)
Di sicuro l’omaggio a Vialli, capitano dell’ultima Juventus ad alzare la Champions League, sarà solo l’ennesimo stimolo per i bianconeri di Allegri, che di motivazioni per battere l’Udinese ne hanno a palate. La vittoria di Cremona, unita a quella dell’Inter sul Napoli, ha accorciato la classifica in modo significativo, ridando fiato ai sogni di gloria bianconeri. Il match odierno, inoltre, precede lo scontro diretto di venerdì prossimo al Maradona, ragion per cui fallire sarebbe quasi imperdonabile: l’obiettivo è quello di affrontare la capolista quantomeno con il distacco attuale, anche se è chiaro che un favore della Sampdoria sarebbe molto gradito (e non solo a Torino). A tentare di rovinare i piani della Signora sarà l’Udinese di Sottil, già capace di battere Roma e Inter, oltre che di fermare sul pareggio Atalanta e Lazio. Va anche detto però che tra i friulani di inizio stagione e quelli attuali c’è un abisso, sia a livello di rendimento che di gioco: l’ultima vittoria, non a caso, risale addirittura all’ottava giornata contro il Verona. Nel momento in cui ha rallentato l’Udinese, insomma, ha svoltato la Juventus, arrivata invece a sette successi consecutivi, peraltro tutti senza subire gol.
Allegri vola basso: “Scudetto? Il Napoli è favorito, puntiamo a stare nelle prime quattro”.
“Per prima cosa voglio dedicare un pensiero a Gianluca Vialli, ha rappresentato tanto come giocatore ma soprattutto come uomo: era un esempio da seguire, mancherà a tutti noi – ha esordito Allegri in conferenza stampa, prima di concentrarsi sui temi calcistici -. L’Udinese sta facendo un ottimo campionato, sarà una sfida complicata ma avremo lo stadio pieno, per noi sarà una bella occasione. Le prospettive per lo scudetto comunque non cambiano: il Napoli ha tanti punti di vantaggio, ci sta che dopo sedici partite sia arrivato il primo stop, poi ci sono Inter e Milan: noi vogliamo rimanere tra le prime quattro e giocarci le nostre chances in Coppa Italia ed Europa League”.
Juventus-Udinese, le formazioni: Allegri rilancia Di Maria dal primo minuto
La pretattica non cambia la sostanza: la Juve deve vincere e cercherà di farlo con tutte le sue forze, al netto delle tante assenze che continuano a falcidiarla. Rispetto a Cremona mancherà Bremer, fermato da un affaticamento muscolare, in compenso però ci sarà Di Maria, di nuovo abile e arruolato dopo la contusione di qualche giorno fa. Allegri punterà su un 3-5-2 con Szczesny in porta, Danilo, Rugani e Alex Sandro in difesa, McKennie, Miretti, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Di Maria e Kean in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Sottil, che risponderà con Silvestri tra i pali, Becao, Bijol e Nehuen Perez nel reparto arretrato, Pereyra, Lovric, Walace, Arslan e Udogie in mediana, Success e Beto coppia offensiva.
Monza-Inter (ore 20.45, Dazn e Sky Sport)
L’altro big match del sabato è quello del Brianteo, dove l’Inter andrà a caccia di un’altra vittoria dopo quella pesantissima contro il Napoli. Di fronte però ci sarà il Monza di Palladino, già capace di battere la Juventus a inizio stagione, ma soprattutto reduce da una ottima prestazione in quel di Firenze. Insomma, la missione nerazzurra non è affatto scontata, eppure Inzaghi dovrà trovare il modo di compierla: scivolare in Brianza dopo aver fermato la capolista, infatti, sarebbe davvero imperdonabile. Il tecnico, ieri in silenzio stampa, conosce perfettamente l’importanza della posta in palio, tanto più che, a differenza di Allegri, non ha mai nascosto l’obiettivo Scudetto. “Mi piacerebbe rivivere l’ambiente vissuto nella vittoria con la Juventus, voglio 26 animali e uno stadio pieno – ha ringhiato Palladino -. Vogliamo mettere in difficoltà una grande corazzata e in questo senso percepisco l’inerzia giusta: mi interessa la mentalità, a livello fisico stiamo bene, per questo sono sicuro che faremo una grande prestazione, a prescindere dal risultato”.
Monza-Inter, le formazioni: Inzaghi ritrova Lukaku e Lautaro
L’Inter dunque è avvisata, ma è chiaro che a livello tecnico parte nettamente favorita. Inzaghi poi ha quasi tutta la rosa a disposizione eccetto Brozovic, tanto da potersi permettere scelte pesanti un po’ in tutti i reparti, tipo lasciar fuori dall’undici titolare quel Dzeko che, appena tre giorni fa, ha picconato l’imbattibilità del Napoli. Il suo 3-5-2 vedrà così Onana in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Lukaku in attacco. Classico 3-4-2-1 anche per Palladino, che tenterà il colpaccio con Di Gregorio tra i pali, Caldirola, Pablo Marì e Izzo nel reparto arretrato, Birindelli, Pessina, Machin e Carlos Augusto in mediana, Ciurria e Caprari alle spalle dell’unica punta Mota Carvalho.