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Italia-Francia, rapporti politici freddi tra Meloni e Macron ma affari a gonfie vele: più investimenti italiani Oltralpe

La Francia è il terzo fornitore dell’Italia che a sua volta è il terzo della Francia: il commercio bilaterale ammonta a 103,8 miliardi di euro- Crescono vistosamente gli investimenti italiani in Francia – Stellantis, Essilorluxottica, Stm, Fs brillano anche Oltralpe

Italia-Francia, rapporti politici freddi tra Meloni e Macron ma affari a gonfie vele: più investimenti italiani Oltralpe

I rapporti politici tra Italia e Francia e tra la premier Giorgia Meloni e il Presidente Emmanuel Macron sono freddini dopo l’incidente di qualche settimana fa sui migranti ed è un peccato che finora Palazzo Chigi non abbia saputo valorizzare il trattato del Quirinale tra i due Paesi, ma gli affari economici tra Roma e Parigi vanno a gonfie vele. La Francia è il terzo Paese fornitore dell’Italia che a sua volta lo è dell’Italia ed entrambi rappresentano il secondo cliente l’uno per l’altro. Il commercio bilaterale Italia-Francia è arrivato a 103,8 miliardi di euro e negli ultimi due anni gli investimenti italiani sono notevolmente cresciuti in Francia, cosa che dovrebbe indurre il Governo italiano a chiedersi perchè non avvenga il contrario e che cosa manchi al mercato italiano ma anche alla legislazione italiana (dalla giustizia al fisco) per diventare più attraente. La fotografia aggiornata dei rapporti economici tra Italia e Francia emerge da un recentissimo Rapporto dell’Ambasciata di Francia in Italia e del Ministero dell’Economia francese elaborato sulla base di dati raccolti dallo stesso Ministero, dall’Istat, dalle Douanes, dalla Banque de France e dalla Banca d’Italia per il 2021 e il 2022.

“I rapporti economici tra Italia e Francia – si legge nella prefazione del Rapporto – si nutrono di flussi commerciali e investimenti incrociati in costante aumento e si fondano su grandi imprese e una rete dinamica di PMI e startup italiane, francesi e bilaterali”. E’ in crescita sia la cooperazione tra piccole e medie imprese che gli investimenti italiani in Francia. Del resto basta pensare a Stellantis, a Essilorluxottica, alla multinazionale italo-francese Stm, alle Generali, a Ferrero, Lavazza, Campari e sempre di più alle Ferrovie Italiane che sono arrivate a vendere un milione di biglietti in un anno sul treno ad Alta velocità Milano-Parigi per capire quanto importante sia e stia diventando sempre di più il mercato francese per le imprese italiane.

ITALIA E FRANCIA IN CIFRE

Con 126,8 milioni di abitanti in tutto, la popolazione di Italia e Francia (dove l’8% è di origini italiane) rappresenta oggi il 28,3% dell’intera Unione europea e il Pil dei due Paesi (4.283 miliardi di euro, di cui 1.782 miliardi dell’Italia e 2.501 della Francia) è pari al 29,6% della stessa Ue, cioè poco meno di un terzo. Il Pil per abitante è di 26.700 euro in Italia e di 32.550 euro in Francia. Il tasso di occupazione è del 62,7% in Italia e del 73,2% in Francia, il numero delle imprese è di 4 milioni e 427.307 in Italia e 4 milioni e 114.289 in Francia. Il volume delle esportazioni di beni è di 516,2 miliardi di euro per l’Italia e di 500,9 miliardi per la Francia. In Italia il numero delle imprese industriali è quasi il doppio di quello francese (365.968 contro 209.401) ma mentre la struttura industriale francese è imperniata su un rilevante numero di grandi gruppi, in Italia le grandi imprese sono sempre meno e prevalgono le piccole e medie aziende.

ITALIA E FRANCIA: LA PANORAMICA DELL’INTERSCAMBIO COMMERCIALE

Il valore del commercio bilaterale tra Italia e Francia ammonta a 103,8 miliardi di euro, di cui 84,8 miliardi per il commercio di beni e 19 miliardi per gli scambi di servizi. Rispetto al 2020 l’aumento del commercio tra Italia e Francia è stato del 18%, l’aumento delle esportazioni francesi in Italia del 20,8% (38,9 miliardi di euro) e l’aumento delle importazioni dall’Italia rispetto al 2020 del 17% (45,9 miliardi). Nel 2021 la bilancia commerciale della Francia ha registrato con l’Italia un disavanzo per i prodotti agroalimentari di un miliardo di euro e un surplus di 1,5 miliardi.

E’ interessante rilevare che la Francia è il secondo fornitore di energia elettrica dell’Italia dopo la Svizzera e soddisfa circa il 5% del fabbisogno elettrico italiano.

Tecnologia e servizi, lusso e arte di vivere, salute, agricoltura e agroalimentare e trasporti sono i campi – secondo il Rapporto francese – in cui ci sono oggi le principali potenzialità di business tra Italia e Francia.

INVESTIMENTI FRANCESI IN ITALIA E QUELLI ITALIANI IN FRANCIA

Italia e Francia hanno 4 mila aziende che operano in entrambi i Paesi creando quasi 400 mila posti di lavoro: L’Italia è il quinto investitore straniero in Francia e la Francia è il primo investitore straniero in Italia. Lo stock di investimenti diretti esteri dell’Italia in Francia è di 54,5 miliardi di euro e quello della Francia in Italia di 74,3 miliardi. L’ammontare delle acquisizioni di aziende francesi da parte di aziende italiane dal 2007 al 2020 ammonta a 47,3 miliardi di euro e, al contrario, quello di aziende italiane da parte dei francesi arriva a 37,8 miliardi di euro.

Negli ultimi 5 anni gli investimenti italiani in Francia sono aumentati del 133% e del 17,5% in un anno: in Francia operano quasi 2 mila imprese italiane che hanno creato oltre 80 mila posti di lavoro diretti. L’auto, gli alberghi e i ristoranti, l’edilizia e le costruzioni, il vetro e la ceramica, il legno e la carta, l’arredamento e gli articoli per la casa sono i principali settori di investimento delle imprese italiane in Francia, senza dimenticare gli investimenti italiani nelle infrastrutture strategiche francesi (energia, mobilità). Particolarmente forti gli investimenti francesi effettuati da Iveco (60 milioni) e da Ferrovie dello Stato (273 milioni) nel 2020 e 2021.

ITALIA-FRANCIA: DA STELLANTIS A ESSILORLUXOTTICA E STM LE PARTNERSHIP ECCELLENTI

Nel quadro delle relazioni economiche tra Italia e Francia un posto di eccellenza hanno alcune partnership di grande qualità come Stellantis, il primo gruppo automobilistico europeo e quarto nel mondo nato dalla fusione tra PSA Peugeot e FCA Fiat Chrysler, EsssilorLuxottica, leader mondiale nelle lenti ed occhiali nato dalla fusione tra la francese Essilor e l’italiana Luxottica, Stm, principale gruppo europeo di semiconduttori a proprietà paritaria dei governi italiano e francese, e poi ATR, Naviris, Space Alliance e Euronext e Borsa Italiana.

ITALIA-FRANCIA E LA LEVA DEL TURISMO

La bellezza del paesaggio e il ricco patrimonio storico, culturale e gastronomico dei due Paesi fanno del turismo un’alta leva economica importante. Dopo la pandemia, i flussi turistici tra Francia ed Italia sono vicini a tornare ai livelli del 2019 e il turismo italiano a Parigi è aumentato del 33% tra l’estate del 2019 e quella di quest’anno. I turisti francesi che nel 2021 hanno visitato l’Italia sono stati 6,3 milioni e la loro spesa in Italia è stata di 2,8 miliardi di euro. Gli italiani che l’anno scorso hanno visitato la Francia sono stati 3,4 milioni con una spesa complessiva di 1,9 miliardi di euro.

Quest’anno molta attesa è riposta sui campionati mondiali di sci in Francia dal 5 al 19 febbraio con 200 mila spettatori attesi e sul Carnevale di Venezia dall’11 al 21 febbraio con un attesa di un milione di visitatori.

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