Per le bollette della luce “arrivano buone notizie” mentre per il gas non è ancora tempo di ribassi. È la previsione di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, secondo cui “la variazione stimata in base ai prezzi all’ingrosso dell’elettricità, scesi sulla pressione di quelli del gas, è dell’ordine del 25%, circa 16 centesimi di euro in meno a kWh che dovrebbe portare di nuovo le tariffe verso i 50 centesimi a kWh”. Notizie meno positive invece per il prezzo del gas secondo cui è atteso “un aumento delle bollette di dicembre del 20% a 1,48 euro al metro cubo”.
Arera diffonderà le tariffe dell’elettricità entro dicembre. Per il gas bisognerà invece attendere fine gennaio.
Il prezzo del gas continua a scendere
Intanto il prezzo del gas naturale sul mercato Ttf di Amsterdam continua scendere. I contratti future sul mese di gennaio arrivano a poco di più di 82 euro al megawattora, un livello ben lontano dal record di 350 euro di agosto. Valori nettamente in discesa rispetto a poche settimane fa, grazie sia al calo dei consumi (dovuto soprattutto a un inverno per ora abbastanza mite) che all’accordo politico sul price cap europeo. Ma cosa succederà quando le temperature scenderanno?
Ci sono altri fattori che potrebbero far sì che i prezzi del gas restino bassi (almeno per ora): Nord Stream in manutenzione, sblocco di Yamal-Europa e nuove scoperte nel Mar Nero e nel Mediterraneo orientale.
Indagini ancora in corso per il gasdotto danneggiato, ma si parla di 500 milioni di dollari per la riparazione del tubo e il ripristino del flusso del gas. Per questa ragione i consulenti russi stanno valutando per quanto tempo i tubi danneggiati possono resistere all’esposizione all’acqua salata. Poi c’è la volontà della Russia di aumentare l’esportazione verso l’Europa: con l’arrivo del freddo, il piano del Cremlino è quello di riaprire il gasdotto Yamal (tra i più importanti hub russi verso l’Europa) per incassare di più dalle forniture di gas e compensare il calo di entrate economiche degli ultimi mesi. Infine, c’è la nuova scoperta di gas nel Mar Nero, secondo quanto annunciato dal governo di Ankara, ammonterebbe a 1 trilione di dollari.