Roma-Catania 509 euro sola andata. Milano-Palermo 541. I prezzi dei biglietti aerei per la Sicilia sono alle stelle. Il risultato? Migliaia di studenti e lavoratori fuorisede hanno rinunciato a tornare a casa dalle famiglie per le feste a causa del caro-prezzi. Cifre elevatissime che molti non si possono permettere e che per alcune associazioni dei consumatori risultano ingiustificate e ingiustificabili.
Antitrust: apre istruttoria sui prezzi dei voli per la Sicilia
L’Antitrust ha dunque deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Ita per stabilire se abbiano distorto la concorrenza aumentando i prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia durante le festività natalizie.
L’Istruttoria arriva in seguito ad un esposto presentato dal Codacons Sicilia lo scorso 13 dicembre, ritenendo che le eventuali distorsioni dei prezzi “risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto” delle famiglie.
A denunciare il problema “caro voli” è stata anche la Regione Sicilia che, su impulso del neo presidente, Renato Schifani, ha già presentato un esposto all’Antitrust: “La situazione determinatasi contro i siciliani – dice il governatore – è sotto gli occhi di tutti e l’ho posta anche all’attenzione del Paese. Attendiamo fiduciosi”.
Assoutenti: “Sospetto speculazioni e fenomeni anticoncorrenziali”
Soddisfatta per l’iniziativa dell’Autorità l’associazione Assoutenti, che nei giorni scorsi aveva realizzato un’indagine sui prezzi dei voli per la Sicilia. In base a quanto emerso, il biglietto per la tratta Roma-Palermo (solo andata) costava 370 euro con partenza il 21 dicembre, 254 euro se ci si imbarcava il 23 dicembre, ma addirittura 511 euro se si partiva il 20 dicembre, una cifra che superava addirittura quella del volo Roma-New York che, nella stessa data, costava 459 euro. Per la tratta Roma-Catania con partenza il 23 dicembre, il biglietto partiva da un minimo di 338 euro. E dalla data di realizzazione dell’indagine i prezzi sono ulteriormente saliti, superando abbondantemente i 500 euro sola andata.
“La spesa per i biglietti aerei risulta questo Natale particolarmente elevata, e non solo a causa dei pesantissimi rincari delle tariffe del comparto salite su base annua dell’80% per i voli nazionali – sottolinea il presidente Furio Truzzi – Pesa infatti il sospetto di speculazioni e fenomeni anticoncorrenziali che sfruttano le maggiori partenze dei cittadini durante le feste per aumentare i guadagni delle compagnie aeree. Per questo speriamo che l’istruttoria aperta dall’Antitrust possa fare chiarezza e punire qualsiasi pratica scorretta a danno degli utenti”.
Easyjet: piena collaborazione
“EasyJet è a conoscenza dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di alcune compagnie aeree operanti in Italia, tra cui easyJet”. La compagnia “respinge fermamente queste contestazioni, confermando di aver sempre operato in conformità alle leggi e ai regolamenti in materia”. La compagnia spiega che: “collaborerà in piena trasparenza con le autorità al fine di dimostrare di aver sempre agito in modo lecito nel rispetto delle regole della concorrenza e nel migliore interesse dei consumatori”, si legge in una nota della società.