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BORSA 20 DICEMBRE – Le banche tengono a galla Piazza Affari: la Bce ne conferma la solidità. Gas in rialzo

La Bce sostiene che le banche sono perfettamente in grado di reggere l’aumento dei tassi e Piazza Affari premia i titoli bancari di casa nostra – I prezzi del gas inizialmente scendono dopo l’accordo Ue ma risalgono dopo l’esplosione del gasdotto russo

BORSA 20 DICEMBRE – Le banche tengono a galla Piazza Affari: la Bce ne conferma la solidità. Gas in rialzo

Seduta volatile oggi in Europa, battuta dai venti contrari di Tokyo (-2,25 la chiusura del Nikkei) e da quelli indefinibili di Wall Street, che stenta a trovare una direzione precisa nella mattina americana.

Dopo vari alti e bassi, Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,15%, sorretta dalle banche, ma appesantita da utility e auto. Sono contrastati gli altri listini europei: Madrid guadagna lo 0,74%, seguita da Londra +0,12%, mentre sono in ribasso Parigi -0,43%, Francoforte -0,46% e Amsterdam -0,58%

A prendersi la scena nella seduta odierna sono state ancora una volta le banche centrali e in particolare la BoJ che ha dato il buongiorno lasciando tutti di stucco e accettando che i tassi sulle obbligazioni decennali (che controlla) oscillino di 50 punti base (il doppio di prima) in entrambe le direzioni rispetto all’obiettivo ufficiale dello zero per cento. Non è una svolta rispetto alla politica monetaria ultra-accomodante, ha garantito il governatore Haruhiko Kuroda, eppure tanto è bastato a mandare in tilt azionario e obbligazionario, dopo l’atteggiamento restrittivo mostrato la settimana scorsa da Fed e Bce.

La scelta della Banca centrale giapponese ha travolto anche il mercato dei cambi, dove lo yen si è impennato ai massimi da quattro mesi contro il dollaro, rispetto al quale, al momento, guadagna quasi il 4%.

Anche l’euro si rafforza dello 0,4% circa contro il biglietto verde, per un cambio attorno a 1,064.

Tre le materie prime si apprezzano i metalli, in particolare oro (+1,76% a 1819,1 dollari l’oncia) e argento. È calmo il mare del petrolio, dove il Brent guadagna lo 0,44% a 80,15 dollari al barile.

La seduta è stata invece molto mossa per il gas, che ha oscillato tra i 100 e i 115 euro al Mwh, zavorrato da un lato dall’accordo trovato in Europa sul tetto al prezzo, ma spinto dall’esplosione di un gasdotto in Russia.  

Spread stabile, salgono i tassi

Il vento di Tokyo si è abbattuto anche sull’obbligazionario, facendo impennare i tassi in Europa e negli Usa. Lo spread tra decennale italiano e tedesco si conferma stabile a 216 punti base, ma i rendimenti volano rispettivamente a +4,45% e 2,29%.

Dal fronte macroeconomico sono arrivati però anche segnali positivi. In particolare, sta migliorando la fiducia dei consumatori in Europa. Secondo la stima flash della Commissione Ue, infatti, l’indice di dicembre sale di 1,7 punti per a -22,2 nella zona euro e di 1,4 punti a quota -24,4 nella Ue.

La fiducia si conferma notevolmente al di sotto della media di lungo termine ma è ora leggermente al di sopra del minimo raggiunto all’inizio della pandemia.

Rallentano inoltre i prezzi alla produzione tedeschi in novembre: -3,9% su base mensile, dopo il -4,2% di ottobre e rispetto a una previsione del -2,5%.

Occhio invece alla crescita, perché la banca mondiale ha tagliato le stime della Cina, per gli effetti dell’epidemia di Covid.

Piazza Affari: banche e risparmio gestito tonificano il listino

Seduta in grande spolvero per i titoli finanziari del Ftse Mib. In cima al listino svettano Bper +4,48%, Banco Bpm +4,13%, Unicredit +4,02%, Intesa +2,02%. Secondo indiscrezioni, l’istituto guidato da Andrea Orcel punterebbe a rafforzarsi nelle attività digitali con l’acquisizione della piattaforma. Credimi per i finanziamenti alle Pmi; Banco Bpm invece starebbe chiudendo l’alleanza con Credit Agricole nelle polizze danni.

Rimbalza il risparmio gestito con Finecobank +1,61%, Poste +1,72%, Banca Mediolanum +1,35%.

Tra gli assicurativi resta in luce Unipol +0,55%.

Nell’industria il titolo migliore del giorno è Leonardo +1,91%, mentre tra i petroliferi è Tenaris +1,37%.

Sul paniere principale pesano i ribassi di Campari -3,19%, Iveco -2,45%, Diasorin -2,81%. Sono negative le utility: A2a -2,31%; Hera -1,75%; Italgas -1,67%.

Le prese di profitto affossano Nexi, -2,1%. Sono deboli le quattro ruote: Ferrari -1,71%.

Il lusso resta ancorato alla Cina e ai suoi problemi: Moncler -1,94%.

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