Sono 34 le partecipate statali, società controllate dallo Stato attraverso il ministero dell’Economia e delle Finanze. Anche loro hanno sofferto per i duri colpi inferti dalla pandemia di Covid, ma secondo Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2021” realizzato dal Centro Studi CoMar “mostrano di avere superato il difficile periodo della pandemia ed affrontano con buone prospettive le incertezze derivanti dalla crescita dei costi delle materie prime, da un’inflazione ai massimi, dal rialzo dei tassi d’interesse, da una frenata dei consumi”.
Il report analizza i bilanci 2017-2021 e include le previsioni per l’esercizio 2022 delle 34 società che fanno capo al Mef mostrando dati incoraggianti: il fatturato aggregato ha raggiunto livelli record, gli utili sono finalmente tornati, ma sono saliti anche i debiti. Anche nel 2022, infine, le partecipate statali si confermano il maggiore datore di lavoro italiano.
Partecipate statali: il fatturato sfiora quota 280 miliardi, tornano gli utili
Nel 2021 fatturato complessivo delle partecipate statali si è attestato a quota 279,6 miliardi di euro, una cifra mai raggiunta prima e in aumento di 86,9 miliardi (+45%) rispetto al 2020. Rispetto al 2017, invece, l’incremento è di 51,7 miliardi di euro. “Considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2021 – spiega il Centro Studi Comar – l’87,2% è realizzato in reti e infrastrutture, suddiviso fra il 79,5% dell’energia e il 7,7% di trasporti e telecomunicazioni; il 10,4% è ascrivibile alla meccanica; quote di poco superiori all’1% per editoria, spettacolo, sport e per l’ict; quote residuali, vicine allo 0, per ambiente e territorio o per servizi alla P.A”.
Nel 2021 sono tornati anche gli utili. Il risultato di competenza ha registrato profitti per 11,4 miliardi di euro a fronte di perdite complessive per 4,2 miliardi nel 2020; apportando un saldo positivo di 14,3 miliardi nel triennio 2019-2021.
Andando avanti coi dati, il margine operativo netto è stato pari a 26 miliardi di euro, in forte miglioramento (+10,3 miliardi; +65,9%), per un nuovo primato, sui 15,6 miliardi del 2020, ma anche sui 21,6 del 2017 (+20,2%). “L’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che tra il 2020 ed il 2021 sale al 9,3%, peraltro inferiore a quell’11% del biennio 2018-2019”, sottolinea il report.
Passiamo alla nota dolente: nel 2021 sono saliti dell’11,3% anche i debiti, passati da 164,1 miliardi di euro a 182,8 miliardi. Il rapporto tra debiti finanziari e fatturato si attesta sul 65,3%, quando era del 57% nel 2017;
Sostanzialmente stabile il numero di dipendenti, che nel periodo 2017-2021, oscilla intorno ai 460.000 (da un minimo di 457.648 del 2017 agli attuali 462.880.
Le classifiche delle singole aziende
Il Centro Studi Comar ha stilato diverse classifiche in considerazione dei vari parametri finanziari. Partiamo dalla prima, relativa alla società con il miglior rapporto “risultati su fatturato”. Al primo posto c’è Snam (+45,7%), seguita al secondo e al terzo da Terna (+31,7%), Italgas (+28,6%). Giù dal podio troviamo: Infratel (+27,3%), Sport e Salute (+20,6%), Poste (+17,6%). Tra le peggiori ci sono invece: Itsart (-3.039,5%), Eur (-173,4%), Ita Airways (-164,3%), Open Fiber (-58,1%), Saipem (-35,8%).
Prendendo in considerazione il miglior rapporto “mon su fatturato” a primeggiare è Terna, seguita da Italgas, Snam, Infratel e Mefop; meno bene: Itsart, Ita Airways, Eur, Saipem, Open Fiber. Sono invece 8 le società hanno sia mon che risultati negativi: Cinecittà, Eur, Ita Airways, Itsart, Open Fiber, Saipem, Sogesid, Sogin.
E ancora, i maggiori datori di lavoro:
- Poste,
- Ferrovie,
- Enel,
- Leonardo,
- Eni,
- Saipem.
Le società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente”:
- Gse,
- Eni,
- Enel,
- Eutalia Studiare Sviluppo,
- Arexpo;
Le peggiori sono invece Ita Airways, Itsart, Infratel, Sport e Salute, Sogesid.
Infine, le società con il migliore rapporto “debiti finanziari su fatturato” sono, nell’ordine:
- Eutalia Studiare Sviluppo,
- Sogei,
- IPZS,
- Gse,
- Sogin.
Meno bene: Infratel, Open Fiber, Itsart, Sport e Salute, Italgas.
“Delle 34 Società, alcune presentano risultati fortemente negativi, da anni, cui non si pone rimedio. Altre, di più recente costituzione, evidenziano, già ora, situazioni di grave problematicità”, evidenzia il report.
Partecipate statali: 2022 in crescita
L’analisi di CoMar ha valutato anche l’andamento tendenziale per il 2022, sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 11 società quotate hanno comunicato ai mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del 2020. Queste 11 Società rappresentano tra il 75 e l’80% del totale del fatturato e degli utili delle partecipate statali prese in esame. I dati mostrano come il fatturato, nei 12 mesi settembre 2021 – settembre 2022, sia passato da 142,4 miliardi di euro a 247,4, in aumento di 105 miliardi, con un +73,7%.
Nell’incremento, si distinguono: Enav (+106%), Eni (+100%), Enel (+84%), Saipem (+46%); i minori incrementi, dal 10% in giù, sono di Snam, Italgas, Terna Leonardo e Poste.