I listini europei si avvicinano in rosso agli annunci della Banca Centrale Europea. I ribassi diffusi, che risentono delle previsioni della Fed su recessione ed aumenti della disoccupazione, danno per scontato un rallentamento dell’economia. Più che all’aumento scontato dei tassi, si guarda alle decisioni sulla riduzione del bilancio della banca centrale di Francoforte.
Le ultime notizie sulle Borse europee
In questa cornice l’indice Eurostoxx sta vivendo una delle giornate più negative dallo scorso settembre. In rosso il settore bancario -1,2% anche per la pressione di un gruppo di investitori di Hong Kong verso Hsbs -2%, colpevole di aver rinunciato al dividendo. Frena anche il retail dopo i conti negativi della svedese H&M -4,2%.
A Milano l’indice principale arretra poco meno dell’1% attorno a 24.300 punti, sotto dell’11% rispetto ai prezzi di gennaio, peggio degli altri mercati dell’Eurozona: -9% Francoforte, -6% Parigi, -4% Madrid.
Riflettori su Telecom Italia
Brilla Telecom Italia +1,14% nel giorno in cui si svolge il primo incontro tra esponenti del governo e i principali azionisti di Tim -Vivendi e Cdp- per discutere dei piani di riassetto dell’ex monopolista telefonico.
Avanza Saipem +1% dopo l’annuncio di due contratti: il titolo accusa ancora una perdita del 55% da gennaio ma negli ultimi tre mesi ha recuperato il 65%. Bene Leonardo +0,72% che ha anticipato il rimborso di un prestito di 500 milioni
In ordine sparso le banche: sale Unicredit +1,02% , in flessione Intesa Sanpaolo (-1,3%). Perde colpi Stm (-2,6%), in sintonia con il Nasdaq. Le difficoltà cinesi pesano su Moncler -2,3%.
Prende quota l’ipotesi di un’Opa di Exor sulla Juve
La notizia di giornata, però, riguarda la Juventus. Il titolo del club +5,22% avanza per il terzo giorno di fila. Prende quota l’ipotesi di un’Opa di Exor sul flottante della società (più o meno un terzo del capitale), senz’altro conveniente agli attuali livelli di prezzo, comunque un passo obbligato prima di qualsiasi scelta futura.
Spread e rendimenti in salita aspettando la Bce
Sul fronte delle obbligazioni, più che allo scontato aumento dei tassi, si guarda alle indicazioni di madame Lagarde sul Qt, il taglio delle emissioni che gonfiano il bilancio della banca centrale. Le “colombe” sperano che l’istituto di Francoforte si accontenti del mancato rinnovo dei titoli in scadenza e del rimborso dei prestiti Tltro.
Nell’attesa il rendimento del Btp decennale scambia a 3,88% dal 3,855%. Lo spread sul Bund vale contestualmente 195 punti in allargamento di 5 tick rispetto alla precedente chiusura.
La Norvegia ha alzato stamane i tassi dello 0,25%. Oggi, oltre alla Bce, sono attese le decisioni della banca centrale svizzera e della Bank of England.
Wall Street e i dati macro
Peggiorano i future di Wall Street; S&P 500 -1%, Nasdaq -1,3%.
Alle 14.30 usciranno le nuove richieste di disoccupazione, l’attesa è di una conferma del dato della settimana precedente, ovvero, 323.000. Alla stessa ora viene pubblicato l’indice sulla manifattura della Fed di New York, l’indice della Fed di Philadelphia sulla fiducia nel settore dei servizi ed il dato sui consumi. Alle 15.15 c’è la produzione industriale.