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Legge di Bilancio: la Commissione Ue boccia misure su contante, Pos e condono. Manovra promossa parzialmente

La Manovra è in linea con le raccomandazioni di Bruxelles che però critica misure su contante, pos, pensioni e tregua fiscale – Giorgetti: “Soddisfatti, smentiti i gufi nazionali”

Legge di Bilancio: la Commissione Ue boccia misure su contante, Pos e condono. Manovra promossa parzialmente

Promossa parzialmente. La Commissione europea ha pubblicato il tanto atteso parere sulla legge di Bilancio del Governo Meloni, esprimendo perplessità – come già fatto dalla Banca d’Italia – sulle ormai celebri misure relative all’innalzamento del tetto al contante e alla possibilità per gli esercenti di rifiutare pagamenti con Pos fino a 60 euro. Bruxelles ha inoltre criticato le misure su pensioni e cancellazione dei debiti fino a mille euro, quest’ultima definita “condono”. Positiva invece, la prudenza mostrata limitando la spesa corrente. 

In generale, la Manovra “è in linea” con le raccomandazioni espresse da Bruxelles a luglio e contiene ipotesi macroeconomiche “plausibili” sia per l’anno prossimo che per il 2023. “La valutazione della Commissione sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale è sostanzialmente in linea con quella del governo”, sottolinea l’esecutivo comunitario.

“Un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici”, commenta il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, secondo cui Bruxelles aveva chiesto all’Italia di “tenere sotto controllo la spesa corrente in un periodo come questo caratterizzato da alta inflazione e dalla stretta della politica monetaria e questa raccomandazione di prudenza è stata percepita dal governo”, ha detto l’ex presidente del Consiglio. 

Soddisfatto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”.

Commissione Ue: “Bene la prudenza sulla sulla spesa corrente”

Nella legge di Bilancio 2023 “l’Italia limita la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”, si legge nel parere della Commissione Ue che però sottolinea come il nostro Paese non abbia ancora “compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo” che tra le altre cose chiedevano all’Italia di attuare la legge di riforma del fisco in modo da ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema tributario”. L’esecutivo Ue “invita pertanto le autorità ad accelerare i progressi”. 

La Commissione segnala infine l’importanza per l’Italia, come per tutti gli stati membri, che proroghe alle misure di sostegno contro il caro energia o eventuali nuove misure siano meglio concentrati “sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese più esposte, per mantenere gli incentivi a ridurre la domanda di energia e per ritirarle quando la pressione sui prezzi dell’energia diminuisce”. 

“Il documento programmatico di bilancio dell’Italia è conforme alle raccomandazioni dell’Ue per il 2023″, ha scritto in un tweet il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. “Tuttavia, dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere d’occhio la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”, ha aggiunto.

Bocciati aumento del tetto al contante e limiti Pos

Gentiloni ha evidenziato che nella Manovra “ci possono essere alcune misure specifiche che possono riguardare o aver riguardato obiettivi del Pnrr e che bisogna evitare di contraddire, capovolgere. In particolare questo riguarda alcuni obiettivi legati ai pagamenti digitali. Questo è l’elemento che può incrociare due terreni distinti come legge di bilancio e Pnrr. Ne stiamo discutendo con le autorità italiane”.

Bruxelles ha infatti scritto nero su bianco che alcune misure “non sono coerenti con le raccomandazioni specifiche per Paese. Il 9 luglio 2019 il Consiglio, tra gli altri, ha raccomandato all’Italia di combattere l’evasione fiscale, in particolare sotto forma di omessa fatturazione, anche rafforzando l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici, anche mediante l’abbassamento delle soglie legali per i pagamenti in contanti, nonché di attuare pienamente riforme pensionistiche per ridurre la quota delle pensioni nella spesa pubblica”.

Nello specifico, le misure criticate sono tre: “una disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2.000 a 5.000 euro; una misura equivalente a un condono che permette la cancellazione di debiti fiscali pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a 1.000 euro; e la possibilità di rifiutare i pagamenti elettronici di importo inferiore a 60 euro senza essere sanzionati”. Quest’ultima misura potrebbe presto cambiare. Secondo le indiscrezioni, infatti il Governo avrebbe intensione di ridurre il limite entro il quale è possibile rifiutare pagamenti con Pos da 60 a 40 euro. 

Nel giudizio c’è un riferimento anche alle pensioni. Bruxelles critica “il rinnovo nel 2023, con criteri di età più severi, dei regimi di prepensionamento che sono scaduti alla fine del 2022”. 

A che punto è la Manovra?

Nel frattempo, in Parlamento, la Manovra è sostanzialmente in stallo. Nel tentativo di velocizzare l’Iter ma anche di rientrare nei fondi a disposizione – appena 400 milioni – la maggioranza sta provando a ridurre il numero di emendamenti alla legge di Bilancio presentati dai partiti al Governo, portandoli da 200 a 60. Nello stesso frangente è stato chiesto alle opposizioni di ridurre i propri emendamenti segnalati da 250 a 150. 

In base alle aspettative, il Governo presenterà un maxiemendamento che dovrebbe contenere le misure più importanti: dagli aumenti per le pensioni minime (ridimensionati rispetto al testo uscito da Palazzo Chigi) ad opzione donna, passando per il bonus cultura legato all’Isee e, come detto, il limite per l’obbligo di accettare pagamenti col Pos, che potrebbe scendere a 40 euro.

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