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Pd, Napolitano jr incalza: “Non servono illusorie palingenesi ma risposte concrete alla crisi dello Stato sociale”

Forte richiamo al realismo politico rivolto al Pd da Giulio Napolitano, accademico e figlio del Presidente emerito Giorgio. “Se si fa l’opposizione in modo pregiudiziale e declamatorio ci si condanna all’irrilevanza politica”

Pd, Napolitano jr incalza: “Non servono illusorie palingenesi ma risposte concrete alla crisi dello Stato sociale”

Nel dibattito precongressuale del Pd ci sono due falsi miti che vanno demoliti senza troppe incertezze: il primo è quello secondo cui il Pd paghi l’attaccamento alle poltrone e il secondo quello secondo cui il maggior partito della sinistra sarebbe stato vittima dell’ideologia neo-liberista. A sostenerlo con molta nettezza è il professor Giulio Napolitano, figlio del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio, ordinario di diritto amministrativo all’Università Roma 3 e allievo del costituzionalista Sabino Cassese. Lo fa intervenendo nel dibattito sul futuro del Pd aperto sulle colonne del quotidiano “la Repubblica“.

NAPOLITANO: NON E’ DECISIVO STARE AL GOVERNO O ALL’OPPOSIZIONE MA LA LINEA E I CONTENUTI

Napolitano parte dalla contestazione al luogo comune, caro alla sinistra massimalista, secondo cui il Pd avrebbe perso voti perchè ha preferito stare al governo che all’opposizione. “Sarebbe stato meglio se il Pd (anzichè stare al governo) avesse lasciato precipitare il Paese nella crisi?” domanda Napolitano che aggiunge: “Non è stare al governo o partecipare a larghe coalizioni a risultare necessariamente fatale” per le sorti di un partito, come dimostrano i diversi casi dell’Inghilterra e della Germania.

Napolitano smonta senza mezzi termini “le virtù rigeneratrici dell’opposizione, secondo un abbaglio ricorrente nella storia della sinistra italiana” perchè ciò che conta “sono la linea e i contenuti, non il posizionamento astratto” di un partito al governo e all’opposizione. Ma questo comporta – avverte Giulio Napolitano – che bisogna saper stare all’opposizione e che se invece la si fa “con argomenti pregiudiziali o declamatori, negando o dimenticando quanto sostenuto da posizioni di governo, gridando all’una o all’altra minaccia incombente, l’unico risultato sarà rinchiudersi nell’irrilevanza politica”. Viceversa, “anche stando all’opposizione bisognerebbe avvertire forte il senso della responsabilità nazionale che incombe su un grande partito”

NAPOLITANO: ILLUSORIO PENSARE ALLE VIRTU’ RIGENERATRICI DELL’OPPOSIZIONE

Ma il secondo luogo comune che Napolitano jr fa a pezzi riguarda l’idea che il Pd sia caduto vittima dell’ideologia neo-liberista“, visto che “durante i governi partecipati dal Pd nell’ultimo decennio non può certo dirsi che le imprese pubbliche siano state smantellate”.

Conclusione di Giulio Napolitano rivolta al Pd: non è cercando “illusorie palingenesi in nome di ideali sempre più lontani ed astratti” ma il futuro del Pd dipende “dalla sua capacità di dare risposte concrete alla grande crisi del nostro sempre più squilibrato sistema di Stato sociale“.

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