Non c’è più tempo. Per condomini e mini condomini è scaduto ieri, venerdì 25 novembre, il termine ultimo stabilito dal Governo nel decreto Aiuti Quater per presentare la Cilas (Certificazione di inizio lavori asseverati) e beneficiare del Superbonus al 110%. Per chi non ce l’ha fatta, da oggi in poi la detrazione fiscale scenderà al 90%. La stessa percentuale di cui godranno anche le villette unifamiliari che entro il 30 settembre non hanno ultimato almeno il 30% dei lavori. Chi invece ci è riuscito potrà usufruire del 110% fino al 31 marzo 2023.
Superbonus 110%: migliaia di Cilas in poche ore
Dal giorno in cui sono entrate in vigore le regole previste dal decreto Aiuti Quater è partita la corsa. In due settimane sono state presentate decine di migliaia di pratiche. Come riferisce il Corriere, a Padova, dall’11 novembre al 25 novembre sono state presentate 1010 Cilas su un totale, da inizio superbonus a maggio 2020, di 4000 pratiche. Una su quattro. In Campania e in Calabria, le piattaforme regionali dedicate al Superbonus sono andate in tilt per i troppi accessi e decine di uffici non sono riusciti a gestire la mole di pratiche arrivate tutte insieme. Insomma, per condomini e addetti ai lavori sono state settimane da incubo.
Superbonus: cosa succede adesso?
Per chi non è riuscito a presentare la Cilas entro il 25 novembre e lo farà nei prossimi giorni potrà comunque usufruire dell’aliquota al 110% sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Dal 1° gennaio 2023 per i condomìni, gli edifici composti da 2 a 4 unità, l’aliquota del Superbonus scenderà al 90% per le spese sostenute da quella data in poi.
Per le villette unifamiliari invece la detrazione rimarrà al 110% fino al 31 marzo 2023, a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato completato almeno il 30% dei lavori.
Un ulteriore cambiamento riguarda i proprietari di singole abitazioni che dal primo gennaio 2023 potranno accedere al superbonus al 90% solo a due condizioni: i lavori ammessi al Superbonus possono essere effettuati solo sulla prima casa e i richiedenti devono avere un reddito inferiore a 15mila euro annui, cifra che viene innalzata in base al quoziente familiare.
Queste regole non valgono per gli edifici che hanno subito danni da terremoti. Nelle zone interessate alla ricostruzione infatti, è confermata la possibilità di usufruire del Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2025 sia per i condomini che per le villette.