Il Bitcoin prova a ripartire stamane dopo la brutta botta del week end i cui ha lasciato sul terreno il 16% che va ad aggiungersi al 60 % e più evaporato da gennaio in poi, a smentita di chi sperava che le criptovalute potessero far da scudo all’inflazione. Ma è difficile che il rialzo di oggi (+5% a 16,430 dollari) possa segnare una svolta nella crisi. Al contrario, si parla ormai di un “momento Lehman” per le valute virtuali, un terreno selvaggio in cui, parole di Neel Kashkari, governatore della Fed di Minneapolis ”si mescolano caos e Far West”.
Ma, con buona pace della Fed, il tracollo di Ftx, la piattaforma valutata pochi mesi fa, in occasione della raccolta di capitali, la bellezza di 32 miliardi dollari, non è un episodio oscuro, sganciato dalla logica dei mercati ufficiali. Ma un episodio che fa tremare buona parte degli insospettabili di Wall Street e che si collega al combattuto muro contro muro tra democratici e repubblicani. Un piccolo giallo che promette di cambiare non pochi equilibri del mercato ufficiale. Ma andiamo con ordine presentando i protagonisti della sfida.
Cripto nella bufera: i protagonisti del duello all’ombra del voto Usa
Andiamo con ordine presentando i protagonisti della sfida.
- La vittima del crack della piattaforma Ftx è Sam Bankman Fried, 30 anni, il mago delle criptovalute cui fanno capo quelle che, fino a pochi giorni fa, erano considerate le “blue chips” del mondo cripto. Bankman, a differenza di altri protagonisti del settore, non disdegna la trasparenza. E la pubblicità Anzi. Bankman, sponsorizza l’Arena dove giocano i Miami Heat e ha promosso conferenze con Bill Clinton.
- In particolare Bankman, che la rivista Fortune ha promosso come “il prossimo Warren Buffett, si sta battendo per un riconoscimento legale delle criptovalute a partire dal mercato Usa.
- Anche per questo il giovane Sam, capelli ricci al vento, è diventato il primo finanziatore della campagna elettorale Mid Term per conto del presidente Joe Biden
- Tutt’altro tipo il concorrente: Zhao Chanpeng, il miliardario cinese cui fa capo la piattaforma concorrente Binance.
- Zhao da sempre si batte contro la regulation del mondo cripto, al punto da finire al bando in diversi Paesi ed esser costretto a dar vita ad una filiale Usa sottoposta a diversi controlli. In un primo momento i due hanno collaborato. Binance, più forte, ha investito nella piattaforma del rivale.
- Ma l’accordo si è rotto. Zhao ha più volte accusato il rivale di voler cacciare i concorrenti dal mercato Usa grazie au suoi legami politici. Ma anche lui ha i suoi legami: Binance è tra i finanziatori dell’operazione Twitter di Elon Musk.
La trappola di Binance che finanzia Musk scatta contro Ftx he finanzia Biden
Senza voler fare della dietrologia (ma anche sì), non si può non rilevare che la “trappola” ai danni di Bankman è scattata nell’imminenza delle elezioni Midterm, con l’obiettivo di colpire Biden.
- La settimana scorsa è trapelata la notizia che Alameda Reserach, una società che fa capo a Bankman, possedeva una rilevante quota dei token emessi da Ftx, con un evidente conflitto di interesse.
- Dopo l’uscita del report Zhao ha venduto la sua quota in Ftx, circa 600 milioni di dollari, scatenando la fuga degli investitori che hanno ritirato in poche ore 6 miliardi di dollari. Per far fronte l’emorragia di capitali, Bankman ha chierso aiuto al rivale.
- Zhao, in un primo momento, ha detto sì salvo ritirarsi mercoledì sera perché “la situazione è troppo complessa”. Una pugnalata nella schiena? Bankman, accreditato da Forbes di un patrimonio di 35 miliardi di dollari, garantisce che userà fino all’ultimo cent per ripagare i clienti.
La sfida delle cripto mobilita miliardi e sullo sfondo c’è l’offensiva di Musk
Non è una promessa da poco perché tra gli investitori di Ftx figurano i bei nomi della finanza Usa, compresa la stessa BlackRock assieme a Sequoia Capital, Bridgewater. Nonché Robinhood, la piattaforma che riunisce i piccoli speculatori, di cui Bankman è un grande azionista.
Insomma, non solo le scaramucce sulle criptovalute stanno mobilitando miliardi di dollari sul mercato Usa ma promettono di cambiare gli equilibri del mercato, con una dura lezione per i ribelli. E sullo sfondo c’è l’offensiva di Musk, dichiarato repubblicano, contro gli alleati di Biden.
Musk non è “dichiarato repubblicano”, bensì un indipendente moderato che ha sempre votato Democratico.
Fonte: https://twitter.com/elonmusk/status/1589722050998210561?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1589722050998210561%7Ctwgr%5E1313ee3d9af5d6bea33461e04b17372f16ed3362%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.hindustantimes.com%2Fworld-news%2Felon-musk-twitter-ceo-explains-independent-party-affiliation-after-endorsing-republicans-us-midterm-elections-101667870344930.html