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Terna: guidance in rialzo dopo i conti in crescita dei primi nove mesi. Investimenti oltre 1 miliardo, acconto dividendo

Terna chiude i primi nove mesi con tutti gli indicatori in rialzo. Donnarumma: “Ulteriore impulso agli investimenti, per la prima volta oltre 1 miliardo”

Terna: guidance in rialzo dopo i conti in crescita dei primi nove mesi. Investimenti oltre 1 miliardo, acconto dividendo

Terna ha pubblicato la trimestrale al 30 settembre. Nei primi nove mesi dell’anno sono in rialzo tutti gli indicatori di gestione tanto che il gruppo ha deciso di rivedere al rialzo la guidance per il 2022 portando l’Ebitda a 2 miliardi e l’eps (earnings per share) a 0,42 euro. Tutto ciò a fronte di investimenti che, nel periodo, hanno superato 1 miliardo, di cui 372 milioni nel terzo trimestre dell’anno, “a beneficio della sicurezza energetica del Paese” e nonostante lo scenario complesso che ha caratterizzato questa parte dell’anno, segnato dalla guerra della Russia in Ucraina e dai prezzi dell’energia fuori controllo. Ecco allora in sintesi i principali indicatori forniti da Terna.

Terna: nei primi nove mesi utile e Ebitda in rialzo, investimenti oltre 1 miliardo

  • Ebitda a 1.412,2 milioni di euro (1.365,0 milioni nei 9M21, +3,5%)
  • Utile netto di Gruppo del periodo a 586,9 milioni di euro (580,4 milioni nei 9M21, +1,1%)Investimenti a 1.033,1 milioni di euro (922,7 milioni nei 9M21, +12,0%)
  • Indebitamento finanziario netto a 8.651,4 milioni di euro (10.002,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021)
  • Acconto sul dividendo 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione, +8% rispetto all’acconto 2021

“In linea con la sua missione, nel corso degli ultimi mesi Terna, per aumentare sempre più l’efficienza e l’affidabilità del nostro sistema elettrico, ha impresso un ulteriore impulso agli investimenti che, per la prima volta nella storia del Gruppo, hanno superato il miliardo di euro nei primi nove mesi”, commenta Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale di Terna. “La rete è e sempre più sarà il fattore abilitante della diffusione delle fonti rinnovabili, chiamate a dare un contributo fondamentale alla sicurezza energetica del nostro Paese”.

Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 4,4% a 661,6 milioni di euro (633,6 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente). A sua volta l’Ebitda mostra un incremento del 2,2% a 465,3 milioni di euro (455,1 milioni nello stesso periodo del 2021).

Infine l’indebitamento finanziario netto si attesta a 8,651 miliardi rispetto ai 10 miliardial 31 dicembre 2021. Il consistente incremento del patrimonio netto di gruppo – 6, 09 miliardi, contro 4,68 miliardial 31 dicembre 2021 – e il contestuale decremento dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente determinati dall’emissione ibrida green per un importo di 1 miliardo di euro, effettuata a febbraio, contabilizzata come strumento di equity, nonché da un miglioramento del circolante nel periodo.

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