Dietrofront. Il governo Meloni riapre la partita sulla vendita di Ita Airways e riammette in gara la cordata Msc-Lufthansa che il 31 agosto scorso il governo Draghi aveva scartato nella corsa a due per il controllo sulla compagnia aerea italiana. Il Mef aveva scelto Certares per proseguire la trattativa in esclusiva. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Lega), che nel precedente governo era ministro dello Sviluppo economico, ha invece diramato un comunicato nella serata di lunedì 31 ottobre nel quale si afferma che «cessano oggi gli obblighi di esclusiva concessi dal 31 agosto. Proseguono le interlocuzioni per la definizione di un possibile accordo di cessione del controllo di Ita».
Vendita Ita Airways: torna in pista Msc-Lufthansa. Giorgetti chiama altri candidati?
Difficile dire, ora, come si proseguirà nella vicenda. Oltre a Msc e Lufthansa il Tesoro potrebbe infatti inviare un invito ad avanzare una nuova offerta anche a Indigo Partners, il fondo Usa che investe nelle compagnie aeree low cost che aveva spedito una manifestazione d’interesse la scorsa primavera ma poi non era stato ammesso alla data room.
La scelta di Giancarlo Giorgetti non è di oggi. Proprio lui, all’indomani della decisione di avviare la trattativa in esclusiva con Certares, aveva detto che con il fondo Usa — che si presenta con alleati commerciali Delta Air Lines e Air France-Klm — «non è garantito il futuro della società» perché non c’era un partner industriale. La cordata effettivamente si presentava con credenziali più finanziarie che industriali visto che le due compagnie alleate avevano accordi commerciali sulle rotte ma non entravano nella gestione. Msc-Lufthansa sono invece due colossi che insieme fatturano circa 60 miliardi di euro l’anno.
Ita Aiways: il nodo della partecipazione pubblica
La cordata Centares-Air France-Delta si era detta disponibile a lasciare al ministero dell’Economia una quota del 40-45% di Ita Airways assicurando così al governo italiano un maggior margine d’azione sul futuro della società. Inoltre, se lo Stato Italiano avesse voluto vendere, avrebbe potuto farlo a un prezzo già stabilito. Il Mef avrebbe infine avuto due posti sui cinque presenti nel consiglio di amministrazione e la possibilità di nominare il presidente.
Tutto questo, un po’ a sorpesa, fece pendere la bilancia in favore di Certares nonostante fino all’ultimo fosse data per vincente la cordata avversaria. Cosa succederà adesso? Msc e Lufthansa si dimostreranno più flessibili? La loro offerta prevede di rilevare l’80% di Ita Airways (60% alla famiglia Aponte, 20% ai tedeschi) lasciando il 20% al Tesoro. Di recente l’ad di Lufthansa Carsten Spohr si è detto interessato al vettore italiano solo se ci fosse l’intenzione di privatizzarlo sul serio, chiudendo così all’ipotesi di una co-gestione di Ita, cosa che secondo lui è il caso dell’offerta concorrente. Sul fronte opposto, Certares potrebbe rilanciare cercando di coinvolgere più direttamente uno dei due partner commerciali, in particolare Air France-Klm. Ma il gruppo franco-olandese è impegnato anche nella partita su Tap. E il destino di Ita Airways è nuovamente tutto da scrivere.