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Economia italiana meglio delle attese: il Pil cresce dello 0,5% nel terzo trimestre, più della media europea

Il dato preliminare Istat va oltre le stime di analisti e previsori che ipotizzavano anche un possibile calo dello 0,2%. A livello europeo, l’Italia è cresciuta più di Germania (0,3%), Francia (0,2%) e Spagna (0,2%)

Economia italiana meglio delle attese: il Pil cresce dello 0,5% nel terzo trimestre, più della media europea

L’economia italiana sorprende analisti e previsori: nel terzo trimestre dell’anno, da luglio a settembre, secondo l’Istat il Pil italiano è cresciuto dello 0,5% sul trimestre precedente e del 2,6% sullo stesso trimestre 2021, allontanando almeno per il momento lo spettro della recessione. Un dato di gran lunga superiore alle stime: le previsioni dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, fatte appena due settimane fa, indicavano un calo dello 0,2%, avvertendo che il dato era destinato a peggiorare nel quarto trimestre, mentre Bankitalia aveva indicato un calo marginale.

Nonostante il dato sul Pil italiano migliore delle attese, Piazza Affari e lo spread proseguono invariati.

La crescita già acquisita per il 2022 sale così al 3,9% (contro il 3,3% indicato dalla Nadef), sottolinea l’istituto nella sua nota di commento. L’ultimo dato, anche se in decelerazione rispetto al trimestre precedente, è il settimo consecutivo positivo: dopo il +0,1% del primo trimestre e il +1,1 del secondo.

Il dato destagionalizzato fornito oggi tiene conto del fatto che “il terzo trimestre del 2022 – spiega l’istituto di statistica – ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021”.

Economia italiana in crescita: bene i servizi, in calo l’industria

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, su cui pesano tantissimo i rincari dell’energia, spesso costrette a interrompere la produzione per non operare in perdita mentre i servizi hanno registrato un aumento. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni.

Rallenta la crescita del Pil nell’Eurozona: nel terzo trimestre +0,2%

Nel resto dell’Eurozona il Pil è ancora in crescita ma il trend è in rallentamento: il Pil è aumentato dello 0,2%. Nel secondo trimestre del 2022, il Pil era cresciuto dello 0,8% nell’area dell’euro e dello 0,7% nell’Ue. Secondo una stima flash preliminare pubblicata dall’Eurostat, tra gli Stati membri la Svezia (+0,7%) ha registrato l’aumento più elevato rispetto al trimestre precedente, seguita da Italia (+0,5%), Portogallo e Lituania (entrambi +0,4%). In coda Germania (+0,3%) e Francia e Spagna dello 0,2%.

Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil destagionalizzato è aumentato del 2,1% nell’area dell’euro e del 2,4% nell’Ue nel terzo trimestre del 2022, dopo il +4,3% in entrambe le zone nel trimestre precedente.

Per quanto riguarda l’inflazione, quella dell’area dell’euro è stimata a +10,7% a ottobre 2022, in aumento rispetto al 9,9% di settembre.

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