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BORSA ULTIME NOTIZIE: Borse europee rallentano su attese Bce e recessione. Spread in calo, giù petrolio e gas

Le ultime notizie dalla Borsa: listini europei nervosi, partono bene ma poi rallentano. Attesa su trimestrali, Bce, recessione

BORSA ULTIME NOTIZIE: Borse europee rallentano su attese Bce e recessione. Spread in calo, giù petrolio e gas

Le trimestrali delle banche e l’indice Ifo che misura di fiducia delle aziende tedesche hanno consentito alle Borse di mantenersi a galla a corrente alternata fino a metà mattina, ma poi il clima è cambiato. Sono le ultime notizie di Borsa oggi martedì 25 ottobre. L’indice Ifo si mantiene infatti quasi stabile a ottobre (84,3 dal precedente 84,4) sorprendendo gli analisti che si aspettavano una nuova contrazione, pur rimanendo ai minimi da maggio 2020. “L’economia tedesca si sta preparando ad un inverno difficile”, ha affermato il presidente dell’Ifo Clemens Fuest. L’altro tema di oggi in Borsa sono le banche con gli occhi puntati su Unicredit in attesa della riunione del Cda. I dati della trimestrale saranno diffusi mercoledì mattina. Per Ubs i dati sono in calo ma superiori alle aspettative mentre Hsbc registra un vero tonfo a Londra.

Lo spread Btp-Bund scende a 222 punti base mentre la premier Giorgia Meloni pronuncia il suo discorso alla Camera.

Sul sentiment degli operatori ha influito positivamente la sensazione che la spinta più ripida all’ascesa dei tassi da parte delle banche centrali si stesse esaurendo. Ma il clima è volatile: resta forte la prudenza sulle imminenti riunioni di Bce e Fed e quando a fine mattinata i future di Wall street si mettono in negativo e il petrolio cede oltre l’1% (Brent – 1,62%) sulle previsioni di rallentamento delle economie i listini rallentano: Milano si porta in rosso a -29%, in calo Londra a -0,7% dopo il recupero della vigilia sulla scia della nomina di Rishi Sunak premier. In ordine sparso Parigi sale dello 0,15%, Amsterdam dello 0,3% e Madrid dello 0,33%, mentre Francoforte arretra dello 0,6%.

Una nota di pessimismo è arrivata dalle le stime mensili di S&P secondo le quali il Pil reale dell’Eurozona calerà probabilmente dell’1,3% dal picco nel terzo trimestre del 2022 al minimo nel primo trimestre del 2023. Il risultato è una contrazione annuale dello 0,6% nel 2023, peggiore della previsione di crescita assente del mese scorso e seguita da solo l‘1,4% di crescita economica nel 2024

Borsa ultime notizie: una pioggia di trimestrali

Nelle prossime ore negli Usa arrivano le trimestrali di Coca Cola, Ford e GM. In Europa intanto si parte con le banche, a cominciare da Hsbc Holdings e Ubs.

  • Hsbc ha annunciato utile in calo del  46% utile III trim a 1,9 mld $ contro 3,543 dell’anno scorso. Le ragioni vanno cercate principalmente nella annunciata vendita delle attività retail in Francia e nell’aumento degli accantonamenti contro le perdite su crediti. Il gruppo bancario con sede a Londra, il più grande d’Europa, ha indicato che sta studiando anche una vendita delle proprie attività in Canada. La banca ha accantonato 1,1 miliardi di dollari per perdite attese su crediti. Il gruppo ha registrato un fatturato di 11,6 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in calo rispetto ai 12 miliardi di dollari dell’anno precedente. L’amministratore delegato Noel Quinn ha affermato che la banca si è concentrata sul raggiungimento di un obiettivo di rendimento di almeno il 12% per il prossimo anno e sul taglio dei costi. Pesante scivolone del gruppo a Londra: -8% a 437,90 pence.
  • Ubs La banca svizzera ha registrato un utile netto in calo del 24% per il terzo trimestre, ma migliore del previsto, a 1,7 miliardi di dollari (1,7 miliardi di euro), in un quadro di ricavi in calo nella banca d’affari. Nel periodo luglio-settembre, il gruppo bancario svizzero ha visto i suoi ricavi scendere del 10% a 8,2 miliardi di dollari, indica in un comunicato stampa, in un contesto macroeconomico e geopolitico che l’amministratore delegato, Ralph Hamers, definisce “complesso”. Il titolo sfiora il + 5% a metà mattina alla Borsa di Zurigo poiché i dati sono comunque superiori alle attese degli operatori che in media puntavano a un utile netto di 1,4 miliardi di dollari e 7,9 miliardi di ricavi. 
  • Unicredit sotto la lente a Milano nel giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei conti del terzo trimestre. Conti che saranno però diffusi domani alla comunità finanziaria. I titoli, abbastanza volatili (sono partiti in rialzo di oltre l’1%, si sono quasi riportati sui valori di lunedì e quindi hanno di nuovo accelerato) a fine mattina sono piatti a 11,5 euro.

Il lusso cresce e le Tlc soffrono

Il gruppo InterParfums – Jimmy Chou, MontBlanc, Rochas – ha aumentato il fatturato dell’11,7% nel terzo trimestre sfiorando i 200 milioni e ha alzato alzato i suoi obiettivi per il 2022 segnalando una “domanda ancora forte” per i suoi marchi di punta nel terzo trimestre. Nei primi nove mesi del 2022 l’aumento e’ stato del 16,5% a 514 milioni di euro. La notizia ha spinto anche Moncler + 3,19% in testa al Ftse Mib.

Il gruppo farmaceutico svizzero Novartis ha registrato un calo del 43% (33% in valute locali) dell’utile netto nel terzo trimestre a quasi 1,575 miliardi di dollari (quasi 1,6 miliardi di euro) sotto l’effetto dei costi di ristrutturazione e delle svalutazioni degli asset. Il fatturato e’ sceso del 4% a 12,5 miliardi di dollari. La guidance di Gruppo per il 2022 è confermata con vendite a una cifra media e crescita del reddito operativo principale.

Telecomunicazioni. L’indagine Mediobanca sulle più importanti società del settore conferma le difficoltà della filiera. Il gruppo francese Orange ha registrato un leggero aumento del fatturato nel terzo trimestre dell’esercizio 2022, a 10,82 miliardi di euro, grazie in particolare all’andamento delle sue attività in Europa, compresa la Spagna. “Nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico molto difficile, il gruppo conferma i suoi obiettivi finanziari per il 2022, un passo verso il raggiungimento degli impegni per il 2023”, ha affermato la società in un comunicato.

Altre notizie

  • Ies Biogas, controllata di Snam4Environment, ha acquistato cinque impianti di biogas agricolo con potenza 1 MW in Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I cinque impianti sono situati nelle province di Udine, Pordenone, Venezia e Padova. E’ quanto riferisce una nota.
  • Gas ancora in calo: il future novembre sul mercato olandese TTf, quota 93,5 euro, in calo del 5,7%, quello a dicembre si attesta a 130,9 euro e scivola del 3,5%.

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