In ricordo di un italiano speciale: Enrico Mattei fondatore dell’Eni ed ex partigiano. Mattei moriva tragicamente il 27 ottobre del 1962 in un incidente aereo ancora oggi avvolto nel mistero. Tre inchieste giudiziarie e una serie di indagini giornalistiche, film, libri, ricostruzioni non hanno mai fatto piena luce su quell’evento che, purtroppo, è parte della storia d’Italia. L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani in occasione della ricorrenza della sua morte ha organizzato una maratona di eventi a lui dedicata : “Maratona Mattei per sempre”. Tre tappe volute dalla Presidente Nazionale Maria Pia Garavaglia. Gli appuntamenti sono a Roma oggi 27 ottobre, a Rieti il 1° dicembre, a San Donato Milanese il 4 dicembre. Un tour commemorativo di un personaggio che ha segnato la storia dell’Italia del dopo guerra. Mattei era marchigiano, fu parlamentare della Democrazia Cristiana dal 1948 al 1953, ma la sua fama di manager e di visionario scaltro ha fatto il giro del mondo.
Enrico Mattei e la forza dell’indipendenza energetica dell’Italia
Negli anni dell’ascesa al potere e dell’intraprendenza in campo energetico non erano pochi coloro che -soprattutto all’estero- cercavano di imitarne lo stile deciso e pragmatico. “Mai come in questi mesi cogliamo la grandezza dell’uomo, del manager, del democratico” scrive la Presidente dell’Associazione Garavaglia. Tutto ciò che è stato scritto e trasmesso a noi con ricostruzioni ora superficiali, ora maliziose, in oltre mezzo secolo non ne hanno oscurato le capacità e la voglia di fare.
Nel ricordo dei 60 anni dall’incidente sui cieli di Bascapè gli incontri dell’ ANPC sono stati preparati come occasione di riflessione comune e fraterna per tutti quelli che ancora oggi vedono in Mattei un punto di riferimento per una politica lungimirante, soprattutto in campo energetico. In un Italia distrutta dalla guerra fu capace di assicurare approvvigionamenti garantiti per l’Italia e per l’Europa. Partì dalla scoperta di pozzi di gas al Nord per arrivare a valutare l’uso di energia nucleare e in un certo senso continuò a comportarsi da partigiano per il bene dell’Italia. Quando mori’ rientrava da un viaggio di lavoro “esplorativo” in Sicilia. Fece di tutto – fino alla sua morte – per proteggere il Paese dalle difficoltà (nemmeno tanto nascoste) che avrebbero voluto l’Italia dipendente dagli altri Paesi per forniture di gas e petrolio. L’Italia, invece, doveva ripartire senza perdere dignità e l’energia era il motore principale per rimettere in piedi una nazione stracolma di macerie e lacrime. Battaglio’ su più fronti e per questo ( forse ?) pago’ il prezzo più alto. I partigiani cristiani, di cui fu leader e primo Presidente, oggi dicono che è chiaro come l’utilizzo dell’energia incroci decisamente il rapporto fra gli Stati e quindi interessi il sistema democratico nel suo insieme. Sono in estrema intesi le idee con le quali Enrico Mattei convinse politici, uomini della finanza, capi di Stato e di governo? Con la politica italiana ebbe rapporti specialissimi, talvolta chiacchierati. Con lo spirito del combattente per la libertà e da politico cristiano fondò l’ANPC, perché la Resistenza era stata opera anche dei cattolici.
La morte di Mattei: tre incontri a Roma, Rieti e S. Donato Milanese
Avercelo oggi un uomo come lui, si è detto in talune circostanze. Per le celebrazioni al primo incontro di oggi a Palazzo Valentini a Roma intervtrranno Mariapia Garavaglia Presidente Nazionale ANPC , Mariano Angelucci, Consigliere comunale di Roma Capitale, Mario Rencricca, Presidente Nazionale Associazione Pionieri Veterani ENI. Aldo Ferrara, docente universitario e aurore del recente libro ” Mattei il visionario” terrà la lettura magistrale sulla figura del fondatore dell’Eni. A seguire il concerto del coro “Virgo Fidelis”del Comando Generale dei Carabinieri con l’orchestra da camera “Ars Ludi” dell’I.M.I. Personalità del mondo politico e della cultura porteranno proprie testimonianze prima dell’inaugurazione della mostra fotografica itinerante con le immagini più significative della vita di Mattei.
La secondo tappa è a Rieti il 1 dicembre 2022 al Teatro Flavio Vespasiano. In questa occasione Pino Strinati, Segretario Nazionale ANPC coordinerà l’incontro-dibattito che ci concluderà con il Concerto della Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diretta dal Maestro Donato Di Martile. Nella serata sarà conferito il Premio Internazionale di solidarietà “Nel Fuoco” al Corpo dei Vigili del Fuoco dell’Ucraina.
L’ultima tappa è a San Donato Milanese ( la Metanopoli degli anni ’60) il 4 dicembre. Prima una messa nella Chiesa di Santa Barbara, poi il Convegno ” Mattei per sempre” presso il Teatro della Scuola Maria Ausiliatrice con Luisa Ghidini Comotti ,Delegata Nazionale Femminile ANPC, Mariapia Garavaglia e la lectio magistralis di Maurizio Gentilini membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Previsti gli interventi di Patrizia Toia, Parlamentare Europea e Vincenzo Calia, il magistrato che ha condotto la terza inchiesta sulla morte di Mattei. Allo stesso Calia sarà conferito il premio culturale “Come Barbara”. 60 anni dopo una delle morti più tragiche e misteriose d’Italia, non c’era modo migliore che mettere insieme per far sapere ai giovani, spirito nazionale, managerialità e intraprendenza dell’ex partigiano e Cavaliere del Lavoro Enrico Mattei.