In arrivo una rottamazione quater delle cartelle esattoriali per tasse, multe e contributi? Si tratta di uno dei capitoli caldi dell’autunno che il nuovo Governo dovrà affrontare. Dopo il lungo stop a causa della pandemia, l’invio delle cartelle e degli avvisi di intimazione a pagare è ripreso da settembre 2021 ma ora con i rincari energetici le scadenze si stanno sovrapponendo e si rischia un corto circuito.
Tra il caro bollette e l’inflazione alle stelle si pensa a un modo per non gravare ulteriormente sui portafogli dei contribuenti. Per questo, la pace fiscale al centro della campagna elettorale del centrodestra potrebbe rientrare tra i primi provvedimenti del nuovo Governo. Una rottamazione quater ma con una formula corretta rispetto le precedenti versioni, a partire dai soggetti interessati fino a nuovi importi per il saldo e stralcio. Vediamo quali sono le ultime novità e come funziona l’eventuale rottomazione quater pensata dal centrodestra.
Rottamazione quater cartelle esattoriali: ecco come funziona
Innanzitutto, l’obiettivo è di fare ordine alle diverse sovrapposizioni, pensando in primis a quei contribuenti che hanno aderito alle sanatorie ma poi non hanno rispettato le scadenze. Quindi la nuova rottamazione riguarderebbe i carichi affidati all’agenzia per la riscossione fino al 30 giugno 2022. In questo modo si allargherebbe il raggio d’azione alle cartelle inviate prima del Covid e a quelle inviate successivamente, arrivando ai debiti con il Fisco emersi ora con la crisi energetica.
Per quanto riguarda le cartelle che è possibile sanare, il riferimento è ai debiti IRPEF, IRAP, IVA oltre al bollo auto, TARI, e IMU. Tuttavia, si tratta di situazioni in cui non è ancora stato disposto l’incasso coattivo.
Rottamazione quater per la pace fiscale: sconto su sanzioni e tempi di pagamento
La pace fiscale in arrivo prevederebbe una sanzione del 5% a forfait su quanto dovuto, senza pagare ulteriori sanzioni e interessi, fermo restando che bisognerà comunque saldare la parte dell’imposta dovuta.
Il piano di rateizzazione sarebbe al massimo di 5 (o 10) anni e automatica, indipendentemente dall’importo e dal reddito dei contribuenti.
Il problema però è che, attualmente, non c’è la copertura finanziaria per approvare una misura del genere, motivo per cui si potrebbe verosimilmente scendere a cinque anni di tempo.
Stralcio integrale delle cartelle fino a 1.000 euro
Tra le varie novità c’è anche una nuova soglia massima di debiti che possono essere stralciati: fino a 1.000 euro. La cancellazione delle cartelle fino a 3mila euro (di cui si parlava in campagna elettorale) è troppo onerosa. In questo modo si risolverebbe anche la questione delle multe ai no vax.
Cartelle esattoriali, quando arriva la rottamazione quater?
Una pace fiscale, da raggiungere tramite una nuova rottamazione di debiti e cartelle, sarà un punto da inserire nella imminente Legge di Bilancio 2023, che ovviamente comprenderà anche altre macro-decisioni come pensioni, reddito di cittadinanza, inflazione, povertà e stipendi. E servirà non solo a regolarizzare la posizione debitorie ma anche a garantire allo Stato un gettito che non arriverebbe mai.
A ogni modo, non esiste ancora la rottamazione per i debiti più recenti. Pertanto, nel caso di notifiche di nuove cartelle e non si intende invece procedere con ricorsi o contestazioni, l’unica soluzione è di pagare il proprio debito, richiedendo la rateizzazione presso l’Agenzia delle Entrate.