Il Regno Unito è sempre più in difficoltà e fatica a tenere sotto controllo la tempesta finanziaria cominciata dopo l’annuncio del pacchetto di taglio alle tasse – poi in parte cancellato – da parte del Governo guidato dalla Premier Liz Truss che ha causato il crollo della sterlina, una forte tensione sul mercato secondario e un tracollo dei fondi pensione.
La Boe amplia ancoragli acquisti: “Stabilità finanziaria a rischio”
E a tentare di ricomporre i pezzi ci pensa la Bank of England che ha annunciato oggi l’ennesima estensione del piano d’emergenza di acquisti di debito britannico da 65 miliardi di sterline lanciato lo scorso 28 settembre. Ieri, la Boe aveva già raddoppiato l’entità massima degli acquisti giornalieri, portandola da 5 a 10 miliardi di sterline. Oggi, nel tentativo di calmare i mercati e proteggere i fondi pensione, la Bank of England ha invece ampliato il suo intervento d’emergenza ai gilt indicizzati, un tipo di titoli di Stato legati all’inflazione. In parallelo la banca centrale inglese ha lanciato un avvertimento sul “rischio materiale” per la stabilità finanziaria del Regno Unito. In particolare, attraverso una nota, la Boe ha fatto sapere che “all’inizio della settimana si è verificato un repricing significativo dei debiti governativi britannici, in particolare nei Gilt index-linked. La disfunzione presente in questo mercato e la prospettiva di dinamiche di svendita costituiscono un rischio significativo per la stabilità finanziaria del Regno Unito”.
Nonostante gli interventi straordinari della BoE, i rendimenti continuano a salire con i tassi d’interesse dei titoli a 30 anni arrivati fino al 4,72%.
Anche il cancelliere dello Scacchiere corre ai ripari
Nel frattempo, anche il ministro delle Finanze britannico, Kwasi Kwarteng, ha deciso di fare la propria mossa, anticipando dal 23 novembre al 31 ottobre la presentazione del budget fiscale. L’anticipo della data dell’annuncio della manovra permetterà ai mercati di capire dove il Governo prenderà i soldi per finanziare i tagli alle tasse e i piani d’emergenza sulle bollette. Nonostante il ritiro della misura più controversa, quella che prevedeva di ridurre l’aliquota massima dal 45 al 40% favorendo le classi più ricche della popolazione, sul piatto rimangono ancora misure per 43 miliardi di sterline.
Con la presentazione anticipata del budget fiscale, inoltre, la BoE avrà la possibilità di tenere conto dei piani fiscali e di spesa del governo prima di rendere nota la prossima decisione sui tassi di interesse, il 3 novembre. Molti investitori ritengono che l’istituto potrebbe aumentare i tassi di un intero punto percentuale per contrastare l’impatto inflazionistico dei tagli fiscali voluti dall’esecutivo.