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Programma Ue per sostenibilità e digitalizzazione delle imprese: le Pmi Torino sono le prime a partire

Tutte le PMI del capoluogo piemontese riceveranno assistenza e supporto per crescere in innovazione. Centrale il ruolo degli enti locali.

Programma Ue per sostenibilità e digitalizzazione delle imprese: le Pmi Torino sono le prime a partire

Saranno le PMI torinesi le prime realtà industriali italiane a godere dei benefici del progetto SME4GREEN. Una iniziativa finanziata dall’Unione Europea che intende spingere il Green New Deal a livello territoriale delle micro industrie. Il progetto sta mettendo radici in Romania, Francia, Finlandia, Germania, Svezia, Croazia, Austria, Danimarca e Spagna. La finalità principale consiste nel creare le condizioni più favorevoli per i piccoli imprenditori per diventare sostenibili e digitali nelle loro produzioni . Un aiuto per competere sul mercato globale, laddove hanno bisogno di sostegni ma anche di tempi certi. Chi vi prende parte entro il 2024 dovrà aver sviluppato competenze e metodologie a basso impatto ambientale. L’ottica è quella della transizione verde europea mediante accordi con le autorità pubbliche che hanno il compito di agevolare le i piccoli industriali. A facilitare il tutto nel capoluogo pemontese ci sarà Environment Park, Parco tecnologico specializzato nell’innovazione ambientale.

Il Programma punta sulle Pmi per aggredire i mercati

L’Italia dal punto di vista della forza delle PMI è un Paese simbolo per la sua struttura industriale costituita da 206 mila piccole aziende che fatturano più del 40 % del PIL. Anche il Mise ad aprile si è fatto carico di sostenere 4500 piccole imprese nell’innovazione tecnologica. A Torino tutte le PMI saranno guidate da esperti che orienteranno gli industriali ad ottenere i finanziamenti Ue per l’ambito di attività. La città sarà anche in stretto collegamento con il distretto di Ilfov vicino a Bucarest che sta chiudendo il primo green deal nell’ambito dello SME4GREEN. 5 PMI saranno sostenute in campagne di crowdfunding per raggiungere i mercati con prodotti nati da processi di economia circolare. Altre 10 saranno accompagnate da tutor verso soluzioni digitali e sostenibili dei propri prodotti. Avranno accanto esperti provenienti da Amssterdam che in Europa vanta buone performances di accordi verdi pubblico-privato. La Commissione europea ha fiducia nella capacità delle PMI dei Paesi selezionati per affermare anche un principio di comunità industriali innovative. Non a caso fino ad oggi sono stati selezionati solo 8 progetti da sostenere Evidentemente si attende il 2024 per verificare i risultati raggiunti .

Torino crede nell’innovazione della sua piccola industria

Il Comune di Torino si dice pronto a fare la propria parte e attraverso l’Assessora alla Transizione ecologica e digitale Chiara Foglietta dice che sosterrà le aziende cittadine “cercando accordi, promuovendo complementarità. Facilitare l’adozione di soluzioni verdi e digitali sono passi imprescindibili per il rilancio dell’economia locale”. Approcciare il futuro puntando sugli investimenti verdi, d’altra parte, è la strada per riprendere quel tessuto manifatturiero e di servizi cresciuto all’ombra delle grande industria .Per i facilitatori del Polo Environment Park la Presidente Emanuela Barreri giudica il progetto SME4GREEN per le PMI torinesi come leva per “ intensificare le ricadute sul territorio e sulle persone che ne fanno parte”. Il Polo ha tra i i propri soci istituzioni e utilities piemontesi ed è già impegnato in energia e mobilità, chimica verde, economia circolare, impiego di idrogeno. Possono essere una buona base di partenza per traguardare il 2024.

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