Putin non si ferma e sfida apertamente l’Occidente annettendo le quattro regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk, Lugansk dopo i referendum fasulli dei giorni scorsi. Nel frattempo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky va avanti per la sua strada e chiede l’adesione accelerata alla Nato.
Putin annette le 4 regioni ucraine
“Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre“, ha affermato Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine.
L’Ucraina deve “cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta dell’annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non è più in discussione”, ha detto Putin. “Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione”, ha continuato, aggiungendo che “L’Unione Sovietica è passata e non tornerà. Ma i russi che vivono al di fuori dei confini della Russia possono tornare alla loro “patria storica. “L’amore per la Russia è un sentimento indistruttibile. Ecco perché anche i giovani nati dopo la tragedia della caduta dell’Unione Sovietica hanno votato” per l’annessione, ha affermato.
Poi l’attacco: “L’Occidente ha cercato e sta cercando una nuova occasione per indebolire e distruggere la Russia, sono ossessionati dall’esistenza di un Paese così grande”, ha dichiarato il presidente russo, accusando l’Occidente di portare avanti una “guerra ibrida alla Russia” che “ha riconquistato il suo posto nel mondo” dopo “i tragici anni ’90”, quando nel Paese “la gente moriva di fame”. Quello dell’Occidente è “un delirio, un inganno vero e proprio, con doppi e tripli standard. Con tutte queste regole false la Russia non ha intenzione di vivere”. Anzi, Putin sottolinea quanto i leader occidentali siano “sempre gli stessi: dei colonizzatori”.
Nel corso del suo discorso, Putin accusato gli “anglosassoni” di aver sabotato il gasdotto Nord Stream, passando poi ad attaccare gli Usa: “Gli Stati Uniti sono l’unico Paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte, a Hiroshima e Nagasaki, stabilendo così un precedente”, ha detto. “La maggior parte delle nazioni del mondo vuole cooperare con la Russia”, ha aggiunto, ma l’Europa “cede” alle richieste Usa di nuove sanzioni contro Mosca. “Molti politici obbediscono, docilmente”, ha continuato citando tra i Paesi europei anche Italia e Germania, “la conseguenza è la de-industrializzazione”. Gli Usa cercano di “prendere tutto con la forza e il ricatto, e mentono come Goebbels”.
“La verità trionfa! La Grande Russia è rinata!“, ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su Telegram dopo la cerimonia.
Le reazioni di Ue, Uk e Usa
“Di fronte alla guerra di aggressione della Russia e all’ultima escalation di Mosca, l’Unione europea è risolutamente con l’Ucraina e il suo popolo. Siamo incrollabili nel nostro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina. L’Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa per riprendere il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Questo quanto scrivono i 27 capi di Stato e di Governo dell’Unione europea.
“Agli europei dico: la Russia lancia missili agli ucraini ma ha anche lanciato un missile energetico al cuore del nostro sistema economico e sociale. Il danno è massiccio. Ogni famiglia in Europa soffre per l’aumento delle bollette e dei prezzi al supermercato. L’energia è costosa e questo avrà un impatto duraturo su tutti noi. Ecco perché una nuova unione dell’energia deve essere sviluppata ora con una vera strategia comune perché non c’è alternativa se vogliamo garantire approvvigionamenti alternativi, prezzi equi e la transizione climatica”, ha affermato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nel suo videomessaggio.
Gli Stati Uniti condannano il “tentativo fraudolento” della Russia di annettere parti di territorio sovrano ucraino, ha detto il presidente Joe Biden. “Queste azioni non hanno alcuna legittimità”, ha continuato, promettendo che gli Usa continueranno a sostenere gli sforzi dell’Ucraina per “riprendere il controllo del proprio territorio, rafforzandola sia militarmente che diplomaticamente”.
Nel frattempo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno annunciato nuove sanzioni contro la Russia che colpiscono centinaia di deputati e dirigenti, compresi i vertici della banca centrale russa. Il governo britannico, che ha convocato anche l’ambasciatore russo, ha stabilito che Mosca perderà l’accesso ai principali servizi occidentali da cui dipende e verrà introdotto il divieto di esportazione per quasi 700 beni che sono fondamentali per le capacità industriali e tecnologiche russe. Sanzionata inoltre Elvira Nabiullina, la governatrice della Banca Centrale della Federazione Russa.
“La dichiarazione di annessione alla Federazione Russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non hanno alcun valore giuridico o politico. Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra Nazioni da parte della Russia conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali”, ha dichiarato in una nota la leader di FdI, Giorgia Meloni.
Zelensky rilancia: adesione accelerata alla Nato
“Di fatto, siamo già nella Nato. Abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell’Alleanza”, che “sono reali per l’Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo gli uni degli altri, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l’Alleanza”, ha detto Zelensky in un video postato sul suo profilo. “Oggi l’Ucraina chiede di farlo de jure. In modo accelerato. Compiamo il nostro passo decisivo firmando la domanda di adesione accelerata dell’Ucraina alla Nato“, ha detto il presidente ucraino che poi respinge al mittente la proposta (o sarebbe meglio definirla provocazione) di negoziato lanciata da Putin dopo l’annessione delle 4 regioni ucraine: “L’Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente. Negozieremo con il nuovo presidente”, ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram.