L’Orso non ha alcuna intenzione di andare in letargo: salgono ovunque i rendimenti delle obbligazioni e i dividendi azionari non tengono il passo della concorrenza. Non solo: a rendere la sfida d’autunno ancora più complicata si profila il giallo dei gasdotti sul Baltico danneggiati da incidenti che portano l’impronta di Vladimir Putin. In questo contesto, è facile prevedere che la luna di miele di Giorgia Meloni con i mercati sarà breve. O forse è già finita. Ecco il bollettino all’inizio di una giornata che si annuncia calda.
I bond Usa al 4%, fallisce il recupero di Wall Street
La notizia più fresca riguarda i bond Usa. Ieri sera il decennale ha toccato il 4% di rendimento, un livello che non si vedeva dal 2010. Stamattina il decennale tratta a 3,98%. Il differenziale con il biennale sale di undici punti base. I tassi reali, espressi dal titolo protetto dall’inflazione, sono sui massimi pluriennali. Sui dieci anni, il rendimento è 1,63%, da zero di luglio.
È fallito intanto il tentativo di recupero dell’indice S&P 500 passato dal +1,7% di inizio seduta al -0,2% della chiusura. Il benchmark della borsa degli Stati Uniti, arrivato alla sesta seduta consecutiva di flessione, ha toccato i minimi dal novembre del 2020 a 3.623 punti.
Apple taglia le previsioni sull’iPhone
A deprimere gli umori contribuisce l’indiscrezione di Bloomberg su Apple: pare che la società abbia deciso di abbandonare il piano di incremento della produzione di iPhone, in quanto la domanda non sta salendo come si pensava qualche mese fa.
Il Btp sale al 4,74%, riflettori sull’asta Bot
Secondo i mercati, la Bce si prepara a un aumento di 75 punti sul costo del denaro. E le quotazioni dei titoli dell’Eurozona, Italia in testa, già prezzano il rialzo. Il Btp decennale è salito al 4,74%. Nonostante l’aumento del Bund, aumenta lo spread sopra la soglia dei 250 punti. In questa cornice, si guarda con un certo timore all’asta di oggi dei Bot a 6 mesi (5 miliardi) e soprattutto, a quella di domani sui titoli a medio-lungo (6,75 miliardi).
Future europei in calo, le utility pesano su Milano
Le tensioni sul fronte dei tassi si riflettono sui listini azionari. Il future dell’indice EuroStoxx50 perde stamane l’1%, in calo anche il derivato sul Nasdaq -0,2%.
Ieri Piazza Affari -1,16%, peggior listino del Vecchio Continente, è stata zavorrata dalla caduta delle utility: Enel -5,4%, A2A -4%, Terna -5,5%. Il settore paga la concorrenza dei rendimenti delle obbligazioni, ormai più che concorrenziali con le cedole dei titoli azionari, su cui pesa l’incognita dei prelievi sugli extraprofitti.
Il dollaro schiaccia la sterlina. Euro a 0,955.
Continua implacabile la marcia del dollaro. Il dollar index è al settimo giorno consecutivo di rialzo, +0,4% a 114,5. L’euro perde lo 0,4%, a 0,955. La sterlina inglese, in piena crisi, viaggia verso la parità con la valuta Usa: -0,7%, a 1,07. Intanto lo spread gilt/bund viaggia verso i 200 punti.
Frena l’Asia, buoni spunti nella borsa cinese
Anche la valuta cinese scivola a nuovi minimi. Lo yuan, sia offshore che onshore, tocca i minimi dal 2008. Record della rupia indiana.
L’indice Csi di Shanghai e Shenzhen perde lo 0,8, Hong Kong -2,4%. Ma arrivano segnali confortanti dal listino del Drago: l’Etf più importante, il China AMC, ha guadagnato il 30% nell’ultimo mese investendo poco più di un miliardo di dollari nelle dieci azioni più capitalizzate del listino.
Giù anche Tokyo (-2,7%) e Seul (-2,4%).
Gas: si sgonfia il prezzo dopo “l’incidente”
È durato poco anche il rimbalzo del petrolio Wti, stamattina in ribasso dell’1,5% a 77,4 dollari il barile.
Gas europeo ieri +7% a 186 euro, dopo essere volato fino a 212 euro sulla notizia dello “strano” incidente al gasdotto Nord Stream.
L’indice Bloomberg Commodity, un paniere di 22 commodity fisiche, è sui minimi da febbraio a 110. Dai massimi di giugno, l’ex indice Dow Jones UBS Commodity, perde oltre un quinto del suo valore, -12% solo nell’ultimo mese.
Piazza Affari: commesse per Saipem, s’avvicina l’offerta Cdp su Tim
Tim. Cassa Depositi e Prestiti sta preparando un’offerta preliminare per la rete fissa di Telecom Italia, mentre va avanti con il progetto di creare un unico operatore a banda larga con Open Fiber dopo le elezioni politiche di domenica. L’offerta non vincolante dovrebbe arrivare nella prima metà di ottobre.
Saipem si è aggiudicata due nuovi contratti in Costa d’Avorio per lo sviluppo di un giacimento offshore di gas e petrolio dal valore complessivo di circa 1 miliardo di euro.
Danieli ha chiuso l’esercizio 2021-2022 con un utile netto di 218,7 milioni di euro (+173%) su ricavi in aumento del 31% a 3,6 miliardi di euro e prevede per l’anno 2022/23 un fatturato di 3,5-3,7 miliardi. Inoltre, ha approvato un dividendo unitario di 0,2793 euro per le azioni ordinarie e di 0,30 per le azioni di risparmio.
Stellantis avvierà trattative nelle prossime settimane sul pagamento di un bonus ai suoi dipendenti italiani per aiutarli a contrastare l’aumento dell’inflazione. Lo ha detto un portavoce della casa automobilistica.