Le Borse europee chiudono in rialzo e Wall Street si muove in territorio positivo in attesa della decisione di politica monetaria delle Fed, che saranno rivelate tra breve, mentre le notizie dalla Russia sono pessime, poiché Vladimir Putin ha firmato il decreto per la parziale mobilitazione militare e per il richiamo di 300mila riservisti. La decisione, insieme all’annuncio dei referendum nei territori a maggioranza di popolazione russa dell’Ucraina, fanno ipotizzare una guerra sempre più lunga e pericolosa. Questo pesa sugli asset più rischiosi, ma spinge gli acquisti sui titoli legati alla difesa. Il petrolio mostra un andamento volatile: dopo una mattina in rialzo il Brent è in calo frazionale a 90,15 dollari al barile. Cresce il prezzo del gas ad Amsterdam, che era a 205 megawattora a metà giornata.
Gli acquisti si concentrano sul dollaro, che resta ai massimi da vent’anni a questa parte. L’euro scivola addirittura sotto i 99 centesimi.
La Borsa italiana è tra le migliori. Bene Leonardo e Telecom. Ko la Borsa di Mosca
La situazione descritta si attaglia anche alla Borsa italiana, oggi tra le migliori in Europa. Piazza Affari chiude con un rialzo dell’1,2% a 22.035 punti base. Sul Ftse Mib brillano titoli che possono trarre vantaggi dal conflitto ucraino come Leonardo +5,54% e rimbalza Telecom +5,71%.
Nel resto del continente svetta Amsterdam +1,24%, seguono Parigi +0,87%, Francoforte +0,74%, Londra +0,63%. È piatta Madrid.
Dopo il tonfo di ieri, va nuovamente al tappeto la Borsa di Mosca, con perdite intorno al 4%.
La nazionalizzazione tedesca manda Uniper ko
Alla Borsa tedesca Uniper, -25,29%, crolla a 3,12 euro per azione sulla notizia che Berlino salverà la società acquistando la partecipazione del principale azionista attuale (la finlandese Fortum, +9,5% alla Borsa di Helsinki), a un prezzo molto più basso rispetto alle quotazioni di mercato (1,7 euro) e poi sottoscriverà un aumento di capitale da circa 8 miliardi di euro. Uniper è il primo importatore di gas della Germania e fornisce centinaia di municipalizzate, per il 40% circa dell’approvvigionamento tedesco di gas.
Spread in calo, tornano gli acquisti sui titoli sovrani in Europa. Negli Usa il titolo a 2 anni tocca il 4%
Tornano gli acquisti sui titoli di Stato in Europa, mentre negli Usa il rendimento del titolo del Tesoro a due anni tocca il 4% per la prima volta dal 2007, in attesa che la Fed proceda con il terzo rialzo consecutivo dei tassi. Si prevede ancora una volta un incremento di 75 punti base, pur non escludendo una mossa più consistente dell’1%, come fatto ieri dalla banca centrale svedese.
L’attenzione sarà rivolta alle decisioni di oggi, ma anche alla rappresentazione grafica delle proiezioni sui tassi d’interesse da parte di ogni banchiere e alle parole in conferenza stampa di Jerome Powell, presidente della Fed. Se il quadro dovesse rispettare le attese dei mercati, potrebbe esserci un rimbalzo degli indici.
Domani toccherà alla Banca d’Inghilterra decidere in quale misura muoversi per fermare l’inflazione. Sempre domani la parola passerà anche alla Banca del Giappone, da cui non ci si aspettano però grandissime sorprese visto che l’inflazione nipponica, salita al 2,8%, appare ancora sotto controllo.
Intanto il secondario italiano archivia una seduta moderatamente positiva: lo spread cala leggermente a 224 punti base, -0,78% e lo stesso fanno i rendimenti. Quello del Btp decennale arretra a +4,13% (da +4,2% di ieri) e quello del Bund di pari durata a +1,89% (da +1,94%).
Piazza Affari in spolvero con Leonardo e Tim; banche positive con l’eccezione di Intesa
La top ten del principale listino di Piazza Affari è guidata da Telecom, che cerca di lasciarsi alle spalle i minimi toccati di recente approfittando della vivacità nel settore delle tlc dopo l’annuncio del veicolo di investimento di Xavier Niel (Atlas) di aver rilevato il 2,5% di Vodafone. Telecom si avvale inoltre del Buy di Bestinver.
Si apprezzano inoltre Leonardo, Iveco +4,08%, Stm +3,25%, Tenaris +2,87%. Quest’ultima è in evidenza grazie al balzo della concorrente francese Vallourec (+6,34%) dopo una commessa in Arabia Saudita.
Resta in denaro Nexi +2,62% e tornano gli acquisti sulle utility, Italgas +2,07% e Terna +2,07%, ma Hera perde lo 0,21%.
La maglia nera del giorno va a Intesa, -0,68%, in un settore bancario che rimbalza timidamente dopo le recenti prese di profitto. Il discorso non vale per Monte Paschi, che cede il 2,52%.
Fuori dal paniere principale fa il pieno di acquisti Ovs, +21,96%, grazie ai conti semestrali con un utile salito a circa 32 milioni di euro e alle buone indicazioni fornite dal management sulla seconda parte dell’esercizio.
In progresso Tamburi Ivestment Partner (+1,14%), azionista, attraverso Clu, di Eataly. Quest’ultima oggi ha raggiunto un accordo per passare sotto il controllo di Investindustrial.
Quindi Clu, controllata da Tip e azionista di Eataly, ha reso noto che non cederà azioni della catena di ristorazione e cibo italiano e che acquisirà un’ulteriore partecipazione nella società stessa “a condizioni tali da consentirle di abbassare sensibilmente il valore medio di carico”.
Nell’ambito degli accordi raggiunti Clubitaly avrà il diritto ad una rappresentanza nel Cda di Eataly.
La creatura di Oscar Farinetti passerà infatti a Investindustrial attraverso un aumento di capitale da 200 milioni di euro di fatto finalizzato ad azzerare l’indebitamento della società, insieme a un concomitante acquisto da parte di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti. Al closing, la società di investimenti di Andrea Bonomi, avrà il 52% del capitale, mentre i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo/ Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) avranno complessivamente il restante 48% del capitale.