Un viaggio sensoriale eccezionale nel mondo del Satèn di Franciacorta, vino dalle caratteristiche uniche e inconfondibili, per sapidità e freschezza soprattutto per la sua morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta (da cui il nome) è quello che propongono nei week end del 10/11 e del 17/18 settembre le Cantine di Franciacorta di Erbusco. Nell’esclusiva location della enoteca, un open-space di 500 mq, si potranno degustare e paragonare fra loro ben 60 Satèn delle cantine più prestigiose e storiche ma anche di quelle emergenti, eccezionalmente presentati insieme in un unico avvenimento.
Il banco d’assaggio verrà distribuito nel corso delle quattro giornate del festival del Franciacorta, con la presenza di 15 aziende produttrici ciascun giorno. Ogni azienda proporrà due tipologie di Franciacorta, il Satèn ed un’altra a sua scelta, così che si avrà modo di assaggiare 30 Franciacorta diversi per ciascuna delle quattro giornate. Gli assaggi saranno accompagnati da un raffinato buffet. Quattro le sessioni al giorno, di due ore circa ciascuna (alle 10, alle 12.30, alle 15, alle 17.30).
I due week end saranno quindi un’opportunità unica per degustare un’ampissima selezione di Franciacorta attraverso un viaggio sensoriale in cui si percepiranno emozioni e sensazioni diverse ad ogni assaggio e si potranno avere dai sommelier e dagli esperti di Cantine di Franciacorta informazioni sulle peculiarità di ogni di ogni vino e di ogni azienda.
Una storia recente ma che ha convinto rapidamente il mercato nazionale e internazionale
Vino dal perlage finissimo e persistente, quasi cremoso di colore giallo paglierino anche intenso, con colori verdolini, con sfumato ma deciso profumo di frutta matura accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola) il Satèn anche se ha una storia recente sì rapidamente imposto sul mercato enologico italiano e internazionale. Nei primi anni ‘80 alcuni importanti degustatori professionisti espressero lusinghieri giudizi per un Franciacorta ottenuto con la lenta fermentazione in bottiglia, prodotto da sole uve bianche con una pressione in bottiglie relativamente più bassa.
Nel 1990, grazie alla collaborazione e all’intuito di alcuni esperti della comunicazione, fu dato a questo Franciacorta il nome “Satèn”. L’individuazione del termine è stata il frutto di una ricerca guidata attraverso un preciso percorso e un obiettivo: trovare un nome che, rispondendo a straordinari requisiti di musicalità e fonetica, designasse in modo sintetico la semplicità e il ricordo sensibile e puro della parola “seta” (come morbidezza e consistenza di tessuti) e della parola “satinato” (come immagine riflessa nel colore).
Nel biennio 1994/1995 contemporaneamente allo studio di zonazione viticola ed enologica della Franciacorta, un Panel Sensoriale di enologi e produttori della zona, effettuano 184 degustazioni di quel particolare vino per definire e codificare il metodo speciale di elaborazione, la migliore tipologia e le caratteristiche chimico fisiche e organolettiche del Franciacorta “Satèn”.
La scelta del nome per rendere l’effetto setoso di un vino di grande qualità
Il Consorzio Franciacorta, vista la spontanea riconoscibilità del prodotto e del nome utilizzato, unico e irripetibile, ha ottenuto dalle aziende che hanno principalmente contribuito alla ricerca la disponibilità a utilizzare quel termine.
Nel 1995, il Consorzio Franciacorta, registra il marchio “Satèn” per individuare quella particolare tipologia di Franciacorta, riservato solo ai produttori associati al Consorzio di tutela che ne hanno piena disponibilità purché si attengano alle rigide norme di produzione.
Rielaborati statisticamente tutti i dati raccolti e interpretati, la Commissione Tecnica del Consorzio Franciacorta ha stabilito e definito le caratteristiche produttive, chimico/fisiche e organolettiche del Franciacorta “Satèn”.
Info: (https://www.cantinedifranciacorta.it/ttvcmsblog/post/festival-in-acantina-10-11-e-17-18-settembre-2022).