Il Gruppo Hera, tra le maggiori multiutility italiane, realizzerà entro il prossimo anno un impianto capace di convertire energia elettrica rinnovabile e acque reflue in idrogeno verde e poi in biometano. L’impianto SynBioS, dotato di tecnologia “power to gas” – presentato in anteprima alla fiera Gastech di Milano, dedicata al settore energetico – è uno tra i primi nel panorama internazionale e consentirà di alimentare i consumi annui di 1200 famiglie ed evitare emissioni di CO2 pari a quelle prodotte in un anno da 400 automobili.
“Con la tecnologia ‘power to gas’ utilizzata dall’impianto viene convertita l’energia elettrica rinnovabile in gas naturale sintetico e in questo modo non solo vengono aumentate le potenzialità di abbattimento di inquinanti del depuratore, ma viene valorizzata l’energia rinnovabile in eccesso attraverso il riutilizzo di biometano nella rete di distribuzione cittadina, che assume cosi il ruolo di stoccaggio a lungo termine”, hanno spiegato durante la presentazione Alessandro Baroncini, direttore centrale Reti del gruppo Hera e Cristiano Nardi, presidente esecutivo del Gruppo Pietro Fiorentini, azienda italiana attiva nella realizzazione di prodotti e servizi per tutta la filiera del gas naturale già partner di Hera in altri progetti.
SynBioS: un impianto per ottenere biometano dall’energia elettrica rinnovabile
In particolare, l’impianto utilizza acqua reflua ed energia elettrica rinnovabile per produrre idrogeno verde e ossigeno. Sfruttando la CO2 del biogas prodotta dalla digestione dei fanghi di depurazione, l’idrogeno viene convertito in biometano, per essere poi immesso senza limiti di concentrazione nella rete gas cittadina e facilmente immagazzinato, abilitando così una diversificazione della fornitura. Inoltre, in futuro l’ossigeno potrà essere utilizzato per aumentare la capacità ed efficacia depurativa del depuratore.
SynBioS (syngas biological storage) è collocato a Bologna Corticella all’interno del maggior depuratore tra quelli gestiti dalla multiulity per bacino di utenza servito.
L’entrata in esercizio del nuovo impianto è prevista entro il 2023 ed “è vincolata al supporto di misure incentivanti come il PNRR“, dice una nota di Hera dove si precisa che l’impianto è reso possibile da un investimento di circa 10 miloni di euro.