Arriva la scala mobile per i prezzi dei servizi telefonici, che aumenteranno in rapporto all’inflazione? La Spagna rompe il ghiaccio con una rivoluzione che presto potrebbe interessare tutta l’Europa, Italia compresa.
Nei giorni scorsi Vodafone España ha deciso di indicizzare le proprie tariffe telefoniche all’inflazione. Una mossa stabilita per contenere gli impatti della crisi energetica e del carovita sui conti della società, ma anche per porre fine alla guerra dei prezzi (al ribasso) che sta mettendo in ginocchio molte big del settore”.
Come funzionerà la scala mobile telefonica? Come quella delle pensioni
A partire dal 2023, la Vodafone spagnola aggiornerà automaticamente le sue tariffe base all’evoluzione dell‘indice dei prezzi al consumo. La formula applicata sarà simile a quella utilizzata per il nuovo calcolo delle pensioni, con l’IPC ufficiale calcolato da ottobre dell’anno precedente (2021) a settembre dell’anno in corso (2022).
Secondo i calcoli di El Pais, con l’indicizzazione delle tariffe all’indice dei prezzi al consumo, se l’inflazione fosse intorno al 10% nel 2022, l’aumento per un pacchetto medio fibra e mobile di 80 euro sarebbe compreso tra 6 e 7 euro.
Il passaggio al nuovo regime tariffario sarà effettuato nel primo trimestre del 2023 e riguarderà tutti i clienti Vodafone, eccezion fatta per quelli “finanziariamente vulnerabili” e per i clienti di Lowi, il marchio low cost di Vodafone.
L’iniziativa si inserisce nella strategia globale del gruppo britannico per contrastare l’impatto dell’inflazione sui costi. L’azienda applica già questa misura nel Regno Unito e potrebbe estenderla presto ad altri mercati.
La scala mobile telefonica arriverà anche in Italia?
Il problema che la mossa spagnola ha sollevato è capire se l’esperienza di Vodafone Espana sia esportabile anche in Italia oppure no. Per ora non è dato sapere che cosa intenda fare Vodafone Italia ma tra gli altri gestori qualcosa si muove e se n’è accorta anche la Borsa. Nei mesi scorsi il nuovo Ceo di Tim, Pietro Labriola, aveva infatti sollevato la questione dell’indicizzazione per fronteggiare il carovita, sostenere i ricavi della compagnie telefoniche e metterle in grado di affrontare gli ingenti investimenti che la transizione digitale richiede, senza aggravare ulteriormente l’indebitamento. Non è sfuggito agli analisti finanziari che proprio nei giorni in cui si è affacciata la novità della scala mobile telefonica in Spagna, il titolo di Tim a Piazza Affari si sia impennato. Chi invece esclude indicizzazioni delle tariffe telefoniche in Italia è Iliad. Ma la partita è appena cominciata e Mediobanca Securities ha sottolineato subito che ora “sarà interessante vedere come si comporteranno i principali concorrenti”: in Spagna come in Italia