Non si interrompe la striscia negativa delle Borse europee sotto la pressione del rialzo dei rendimenti di mercato in vista della riunione della Bce. Pesano anche i futures dei listini Usa che non promettono nulla di buono (-0,57% in contratto sull’S&P 500) e le notizie in arrivo dalla Cina: la città di Chengdu, la quale conta circa 21 milioni di residenti, è finita in quarantena. Il lockdown colpisce i prezzi del petrolio: Brent in calo a 93 dollari (-2%).
Si impennano i rendimenti dei titoli di Stato
L’indice Eurostoxx 50 arretra dell’’1,2% ai minimi da sette settimane, in linea con Milano -1% alle 13 e con il Dax tedesco. Si consolida intanto sui mercati la prospettiva di un rialzo dei tassi europei da tre quarti di punto: vanno in orbita i rendimenti del secondario mentre l’euro conserva la parità sul dollaro.
Il rendimento del Btp decennale dicembre 2032, collocato ieri in asta al tasso lordo di 3,76%, segna un massimo di seduta a 4,01%. Si muove così anche lo spread intorno ai 235 punti (dopo un massimo a 241) da 241. Ma la speculazione colpisce tutte le emissioni dell’Eurozona, non solo i titoli italiani.
Le notizie migliori arrivano dall’economia reale. Il pil italiano nel secondo trimestre è cresciuto dell’1,1% rispetto al trimestre precedente (+4,7% nei 12 mesi). La disoccupazione è scesa al 7,9%.
Ue: allo studio misure per ridurre il prezzo del gas
La Commissione Europea sta considerando una serie di misure in grado di alleviare la crisi energetica. Mechthild Woerdoerfer, il dirigente dell’area che si occupa di questo tema, ha detto oggi nel corso di un’audizione che sono allo studio vari provvedimenti, riduzione della domanda, tetto al prezzo del gas e tasse sulle società beneficiarie degli alti prezzi.
A Piazza Affari solo 3 titoli in rialzo
Solo tre le blue chip italiane in rialzo su quaranta componenti del FTSEMIB. Tra questi spicca Tim +1,2%. Il primo socio Vivendi ha segnalato in una lettera al board ed ai soggetti di regolazione, un possibile conflitto di interesse in capo a Cassa Depositi e Prestiti nella trattativa riguardante la nascita di un operatore unico della telefonia italiana di livello primario, quello della rete infrastrutturale utilizzata dai fornitori di servizi tlc a famiglie ed imprese. Il disaccordo tra i due soci, potrebbe portare ad un certo punto uno dei due ad incrementare la quota per far sentire di più la propria voce nella cruciale decisione sulla rete. In positivo anche Recordati e Diasorin, che segnano entrambe +0,2%
Il lusso ancora sotto pressione anche a seguito dei nuovi lockdown annunciati in Cina. Moncler lascia sul terreno l’1,5%, nonostante Hsbc abbia alzato il prezzo obiettivo a 62 euro da 53. Ferragamo perde l’1,8%
Scende anche Buzzi -2,78% facendo peggio dell’indice a causa delle vendite dei fondi dopo l’annuncio che il titolo entrerà nel paniere delle blue chip a partire dal 19 settembre nell’ambito della revisione semestrale.
Vendute anche le banche: Bper-1,2%, non si arresta la lettera su Mps -1,1%). Il profit warning su Nvidia a Wall Street pesa su Stm -0,46%. Venduti gli industriali: Interpump e Leonardo giù del 3%.