Condividi

Taormina Arte, la Regione nomina Beatrice Venezi alla guida della Fondazione, ma il sindaco insorge: “Sopruso e cafonata”

La Regione nomina Beatrice Venezi alla guida della Fondazione Taormina Arte senza consultare il comune, socio al 50% dell’ente. Il sindaco minaccia azioni legali

Taormina Arte, la Regione nomina Beatrice Venezi alla guida della Fondazione, ma il sindaco insorge: “Sopruso e cafonata”

Esplode il caso Fondazione TaoArte a Taormina. La Regione Siciliana ha scelto la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi come nuovo direttore della celebre Fondazione. Peccato che, nel farlo, abbia dimenticato di consultare il Comune di Taormina, socio al 50% dell’ente, che adesso minaccia azioni legali.

Il caso Taormina Arte

Della Fondazione TaoArte sono soci la Regione Siciliana e il Comune di Taormina. Qualche giorno fa, presso la sede dell’assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, il Commissario straordinario della Fondazione TaoArte, Bernardo Campo, ha firmato il contratto che nomina il direttore d’orchestra Venezi alla guida della Fondazione Taormina Arte. Presenti al momento della firma anche l’Assessore al Turismo della Regione Siciliana Manlio Messina (Fdi) e la Sovrintendente della Fondazione TaoArte, Ester Bonafede.

Sono pronta ad iniziare subito questa sfida, consapevole delle responsabilità ma anche delle grandi potenzialità. Ho già molte idee su quelle che potranno essere le attività da pianificare e le iniziative da realizzare in vista delle prossime stagioni. L’obiettivo prioritario è certamente quello del rilancio della Fondazione Taormina Arte in ambito internazionale, lavorando in sinergia con il territorio e puntando sullo straordinario fascino del Teatro Antico”, ha affermato Venezi.

Peccato che la polemica sia stata immediata. Durissima è stata infatti la reazione del sindaco di Taormina, Mario Bolognari: “Apprendo da una nota stampa che è stato nominato un direttore artistico della Fondazione. Nel comunicato si dice anche che la Fondazione è costituita dalla Regione e dal comune di Taormina, ma io, che rappresento il 50% della Fondazione, non solo non sono stato consultato, ma neanche informato della decisione”. 

Insomma, il comune di Taormina non ne sapeva nulla. Tant’è che Bolognari aggiunge: “Non so se considerare questo gravissimo atto un sopruso perpetrato contro la città di Taormina oppure una semplice cafonata istituzionale”.

“Comune fuori dalla Fondazione”

Dopo le parole di fuoco, Bolognari intende passare ai fatti: “Quel che è certo è che da questo momento verrà meno la mia personale collaborazione con la Fondazione e proporrò al consiglio comunale di recedere dalla Fondazione, revocando il conferimento della casa del cinema al patrimonio della Fondazione”. Non solo, in caso di uscita del Comune dalla Fondazione, il sindaco si dice pronto a “fare un’azione legale per togliere il nome di Taormina da quello della Fondazione che diventerebbe così una generica Fondazione Arte'”.

Commenta