Condividi

Milan fa subito poker, Inter vince solo al fotofinish e tra Roma e Lazio sono già scintille

I campioni d’Italia battono l’Udinese in rimonta (4 a 2) mentre l’Inter espugna Lecce (1 a 2) solo in pieno recupero – Botta e risposta tra Mourinho e Sarri e oggi il debutto della Roma e della Lazio

Milan fa subito poker, Inter vince solo al fotofinish e tra Roma e Lazio sono già scintille

Il Milan colpisce, l’Inter risponde. Il primo sabato di Serie A non regala sorprese, seppur per poco: il Lecce è andato a un soffio dal fermare i nerazzurri e anche l’Udinese, seppur in maniera meno evidente, ha creato diversi problemi ai rossoneri. Alla fine però contano i risultati e questi ci dicono che le milanesi partono col piede giusto, conquistando subito 3 punti che mettono pressione alla concorrenza, costretta, tra oggi (Salernitana-Roma) e domani (Verona-Napoli e Juventus-Sassuolo), a rispondere nel modo migliore. Da segnalare poi, oltre ai già citati successi di Milan e Inter, le vittorie esterne di Atalanta e Torino, capaci di espugnare i campi di Sampdoria e Monza e partire così col piede giusto.

Il Milan rimonta l’Udinese con un poker firmato Theo, Rebic e Diaz. Pioli sorride, ma fino ad un certo punto: “Serve più attenzione”

A dare il via al campionato è stato il Diavolo di Pioli, nella cornice di un San Siro clamorosamente (siamo pur sempre nel weekend di Ferragosto) pieno. Il 4-2 finale però non deve ingannare: l’Udinese ha creato non pochi problemi ai campioni d’Italia, tanto da trovare addirittura il vantaggio dopo un solo minuto di gioco. Becao si è confermato bestia nera per i rossoneri, andando a segnare lo 0-1 con un colpo di testa su calcio d’angolo, proprio come nel 2019. Anche allora era la prima giornata, questa volta però il Milan ha saputo subito reagire e realizzare il pareggio con un rigore di Theo Hernandez, mandato sul dischetto dall’arbitro Marinelli (e dal Var) dopo un contatto tra Soppy e Calabria (11’). Poco dopo la squadra di Pioli ha segnato il 2-1 con Rebic (15’), lasciando intendere di aver risolto la pratica, invece i friulani non si sono persi d’animo e al 48’, un attimo prima che l’arbitro mandasse tutti negli spogliatoi, ha nuovamente segnato di testa, questa volta con Masina, lasciato colpevolmente solo da Messias. Nella ripresa però il Milan è tornato a fare il Milan, ritrovando concentrazione difensiva e le solite geometrie offensive, aiutato dalla coppia Rebic-Diaz in grande spolvero. Lo spagnolo ha prima realizzato il gol del sorpasso sfruttando un pasticcio dell’Udinese (46’), poi ha servito al croato un pallone talmente invitante da non poter essere sprecato per nessun motivo (68’).

Il finale è diventato così accademico, con Pioli a far entrare quasi tutti i nuovi acquisti (De Ketelaere, Origi e Pobega, ma non Adli) e il pubblico a festeggiare 3 punti importanti, anche se meno lisci del previsto. “Abbiamo preso gol ancora una volta a inizio partita, dobbiamo cominciare in maniera migliore – il commento di Pioli -. Poi abbiamo reagito facendo trenta minuti molto bene, ma tecnicamente possiamo fare molto meglio di così, anche se è normale in questo periodo dover migliorare qualcosa”.

Lecce-Inter, Dumfries regala la vittoria in pieno recupero. Inzaghi avverte: “Gli altri comprano, noi dobbiamo rimanere così”

La vera sfida al cardiopalma del sabato è stata però quella di Lecce, dove la neopromossa guidata da Baroni è arrivata a un soffio dal fermare l’Inter sull’1-1. E dire che il match si era sbloccato dopo appena 80 secondi: tanti (si fa per dire, ovviamente) ne sono bastati a Lukaku per riallacciare il filo col campionato italiano, questa volta di testa dopo una bella azione sinistra-destra sull’asse Dimarco-Darmian. Sembrava essere il preludio a una serata tranquilla, invece i nerazzurri hanno avuto il torto di non raddoppiare, lasciando così aperto il risultato. E quando il giovane Ceesay, in apertura di ripresa, ha trovato il colpo dell’1-1 (48’), ecco che l’Inter ha rivissuto i fantasmi dello scorso febbraio, quando non riusciva più a vincere nonostante le tante occasioni create.

Inzaghi ha tentato il tutto per tutto, buttando nella mischia Dzeko, Dumfries, Mkhitaryan e pure Correa, ovviamente assieme a Lukaku e Lautaro, eppure il pallone non voleva proprio entrare (palo dell’olandese a Falcone battuto), anche perché il Lecce, al netto di una partita in apnea, non rinunciava a spaventare Handanovic con un paio di conclusioni velenose. Nel finale però, sull’ultima azione del match, ecco il colpo vincente di Dumfries sugli sviluppi di un corner, a regalare all’Inter 3 punti tanto sofferti quanto pesanti. “É una vittoria voluta col cuore, la squadra ci ha creduto fino alla fine ed è la cosa più positiva della serata – le parole di Inzaghi -. Una squadra come la nostra che sblocca il match subito non può vincere solo al 95′, dovremo analizzare il perché ci siamo ridotti a vincere all’ultimo secondo. Non c’è da scherzare perché gli altri acquistano mentre noi dobbiamo tenere i nostri giocatori, secondo i media poi siamo gli unici a dover vendere per forza mentre gli altri comprano molto. La squadra deve rimanere questa, di mercato non voglio parlarne, anzi ci manca un centrale che prenda il posto di Ranocchia e la società si sta muovendo per colmare questo vuoto”.

Salernitana-Roma (ore 20:45 su Dazn). Mou punge la Lazio: “Scudetto? Loro hanno speso più di noi, nessuno ne parla”

Stasera invece tocca alle romane, in attesa che la prima giornata si concluda domani con Juventus e Napoli. I riflettori sono puntati anzitutto su Salerno, dove i giallorossi di Mourinho dovranno vedersela con i granata di Nicola. In tanti attendevano la conferenza stampa del portoghese per capire come avrebbe reagito ai numerosi elogi fatti da stampa e tifosi, che considerano la Roma una pretendente allo Scudetto: lo Special One non ha deluso le aspettative, regalando subito il cosiddetto “titolo”. “Con 7 milioni abbiamo preso cinque giocatori straordinari, la società ha fatto un grande lavoro e non posso che applaudirla – il pensiero di Mou -. Roma da scudetto? Lo capirei se ci fossero in palio 18 scudetti, perché solo Sampdoria e Lecce hanno speso meno di noi sul mercato. La Lazio ha speso 39 milioni, anche loro sono candidati al titolo? Parlare solo di noi mi sembra vendere un prodotto non reale…”.

Sarri replica: “Se la Roma arriva seconda sarà una delusione”

La risposta di Sarri, in conferenza per presentare Lazio-Bologna (ore 18:30, Dazn e Sky), non si è fatta attendere. “Noi non abbiamo speso, abbiamo investito, Se c’è qualcuno che ha speso sono loro – ha puntualizzato il tecnico, prima di rivolgersi direttamente al collega giallorosso -. Ringrazio Josè per la fiducia, spero di accontentarlo, e proprio perché ho fiducia dico che il secondo posto della Roma sarebbe una delusione…”.

Salernitana-Roma, le formazioni. Mou lancia il tridente dei sogni Zaniolo-Dybala-Abraham

Torniamo al campo e dunque alle probabili formazioni, in particolare di Salernitana-Roma. Mourinho si affiderà subito al tridente sognato da tutti i tifosi giallorossi, mentre Wijnaldum dovrebbe accomodarsi in panchina, almeno inizialmente. Il 3-4-2-1 scelto dal portoghese vedrà Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Karsdorp, Pellegrini, Matic e Zalewski a centrocampo, Zaniolo e Dybala alle spalle dell’unica punta Abraham. Diverse novità invece per Nicola, che punterà subito sugli ultimi due acquisti fatti da De Sanctis, ovvero Candreva e Vilhena. Il 3-5-2 granata sarà composto da Sepe tra i pali, Gyomber, Fazio e Pirola nel reparto arretrato, Candreva, Kastanos, Coulibaly, Vilhena e Mazzocchi in mediana, Botheim (già giustiziere della Roma nella scorsa stagione con il Bodo Glimt) e Bonazzoli in attacco.

Commenta