Al giro di boa di Ferragosto sono la Borsa turca e quella portoghese le migliori piazze azionarie del 2022.
Dall’inizio dell’anno la Borsa di Istanbul, che è però tra le più volatili, ha raggiunto il suo massimo storico e incassato un rialzo del 53,92% che non ha rivali al mondo. Subito dopo c’è Lisbona, miglior Borsa d’Europa, con un rispettabile progresso del 10,70%. Sul podio c’è anche la Cina con l’indice Shangai SE B Share che nel 2022 ha fatto registrare un balzo dell’8,02%. Giù da podio ma subito dopo le prime tre si collocano la Borsa indiana di Mumbai con un rialzo del 2,66% e il Ftse 100 di Londra che si piazza al quinto posto in generale e al secondo in Europa con un progresso dell’1,32%.
BORSE: PIAZZA AFFARI E I MAGGIORI LISTINI EUROPEI SONO ANCORA IN ROSSO
Dopo il primo semestre nero del 2022, il vento sta cambiando sulle Borse che cominciano a sperare che il picco dell’inflazione, soprattutto in America, sia ormai stato raggiunto e che la politica monetaria delle banche centrali potrebbe farsi più dolce e comunque tale da scongiurare la recessione o per lo meno da mitigarla.
Resta il fatto che, malgrado il recupero di luglio e dei primi giorni d’agosto, molte delle principali Borse continuano a navigare in territorio negativo. Dall’inizio dell’anno l’Eurostoxx 50 resta sotto del 12,29% mentre Piazza Affari, nonostante i segni di risveglio degli ultimi tempi, perde ancora il 16%, cioè più delle altre principali Borse dell’area euro, considerando che il Dax di Francoforte è sotto del 13,15%, il Cac 40 di Parigi perde l’8,63% e Madrid è a -3,60.
BORSE: IN AMERICA IL NASDAQ DA’ SEGNI DI RISVEGLIO MA E’ ANCORA IN PROFONDO ROSSO
Ancora in rosso sono le Borse americane e chi ha fatto peggio dall’inizio dell’anno resta il circuito high tech del Nasdaq, che perde il 17,6% mentre un po’ meglio hanno fatto il Dow Jones (-7,64%) e lo S&P 500 che registra un – 10,97%. Male anche i Bric, i mercati emergenti, che dall’inizio dell’anno hanno ccumulato una perdita globale del 18,68%.
Questa è la fotografia delle Borse dall’inizio del 2022 a Ferragosto ma la seconda parte dell’anno potrebbe riservare sorprese, che dipenderanno principalmente dai tassi, dagli utili aziendali e dalle aspettative su cui la guerra e la pandemia hanno pesano non poco nei mesi scorsi.