Nei prossimi giorni i motociclisti italiani andranno incontro a una vera rivoluzione. Chi dovrà prendere la patente per la moto potrà farlo senza sostenere il tanto temuto esame pratico. Dovrà solo frequentare un corso nelle autoscuole della durata minima di 7 ore. La novità è contenuta nel decreto Infrastrutture Bis già approvato dal Senato e che riceverà l’ok della Camera prima di Ferragosto. Attenzione però, perché le nuove regole riguarderanno solo alcune categorie di motociclisti.
Patente moto: addio all’esame
Le nuove regole previste dal decreto Infrastrutture Bis entreranno in vigore tra il 10 e il 15 agosto. Il provvedimento è infatti già stato approvato dal Senato e riceverà con ogni probabilità il via libera dalla Camera prima di Ferragosto, giorno in cui è prevista la sua scadenza.
Secondo quanto previsto, coloro che vorranno prendere la patente di categoria A3 che consente di guidare moto senza limitazioni di cilindrata o potenza avranno la possibilità di farlo senza dover sostenere il tanto temuto esame pratico. Sarà sufficiente frequentare un corso di almeno 7 ore presso un’autoscuola per ottenere la tanto agognata patente e poter salire in sella.
Ci sono però delle condizioni. Le nuove regole, infatti, non varranno per tutti, ma solo per chi possiede già una patente di categoria A1 e A2.
Per chi avesse bisogno di fare un ripasso, la patente A1 è conseguibile a 16 anni e consente di guidare motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, di potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. La patente A2, conseguibile a 18 anni, permette invece di guidare motocicli di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima.
Patente moto: come funzionano le nuove regole?
Ad oggi, coloro che hanno già una patente di categoria A1 possono, una volta compiuti i 18 anni, ottenere la patente A2 sostenendo un esame pratico di guida. Chi invece ha preso la A2 a 18 anni, trascorsi due anni dal conseguimento della patente, può fare un esame pratico per passare alla licenza di guida A3.
Con le nuove regole invece, chi possiede una patente A1 e A2, passati due anni dal loro conseguimento (e dunque a 18 anni per i primi e a 20 per i secondi) potrà beneficiare di uno “scatto automatico” che consentirà di conseguire la categoria A3 seguendo un corso di teoria e pratica in autoscuola. Tradotto: non sarà più necessario sostenere un nuovo esame.