Un’altra giornata in rosso per le Borse messe sotto pressione dai venti della recessione che incrinano la fiducia degli investitori, ormai in caduta libera.
A luglio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è peggiorato a -51,1 punti dai -28 punti di giugno. Il dato è sui minimi da oltre due anni.
Intanto BlackRock consiglia di sottopesare (underwater) i listini europei ed americani: “La Grande Moderazione, un periodo di crescita dell’economia e inflazione stabili, è finita”, ha detto il vicepresidente di BlackRock, Philipp Hildebrand, in un outlook di metà anno. “Stiamo invece affrontando un nuovo mondo caratterizzato da una maggiore volatilità del quadro macroeconomico e da premi al rischio più elevati sia per l’obbligazionario che per l’azionario”, ha aggiunto Nel complesso, secondo gli strategist di BlackRock, gli investitori non dovrebbero più aspettarsi rally in tandem per azioni e bond, come invece successo negli ultimi 20 anni.
Le Borse a metà giornata
In linea con questo quadro non confortante le Borse del Vecchio Continente procedono in rosso, colpite dai timori di una crisi degli approvvigionamenti energetici. Soffre anche il lusso, sulla scia delle nuove chiusure in Cina. A Milano l’indice lascia sul terreno l’1,14%.
Sotto pressione lo spread attorno a 205 punti, nonostante il calo del rendimento dei Btp decennali al 3,08% di rendimento da 3,24%: spesa il rischio di una prossima crisi politica.
Calano però in asta i rendimenti dei Bot a 12 mesi collocati al rendimento più basso da maggio:0,722% rispetto a 0,893% del collocamento precedente.
Frena anche il future sul Nasdaq -0,4%. Cresce l’attesa per l’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti, che verrà pubblicato mercoledì, e per i commenti degli esponenti della Federal Reserve. Le stime proiettano un dato di inflazione che sfiora il +9% a giugno. Acquisti sul Treasury Note a dieci anni il cui rendimento è sceso al 2,91%, dal 3,09% di venerdì sera.
Continua intanto la marcia del dollaro: Il cross con l’euro è sceso a quota 1,0002, a un soffio dalla parità e sui minimi dal 2002.
Giornata nera per le banche
Giornata nera per il comparto bancario, il più debole sul nostro listino: Bper e Bpm accusano perdite superiori al 5%, Unicredit -3,12% nel giorno d’avvio del buy back da 1,6 miliardi. La banca ha già riacquistato titoli per 1,4 miliardi di euro, pari al 6,5% del capitale.
Da segnalare l’impatto su Renault-1,4%, della chiusura delle attività in Russia, il suo secondo mercato più importante. Le vendite a livello mondiale sono diminuite del 29,7% rispetto allo scorso anno, attestandosi a poco più di un milione di veicoli. Escludendo le attività di Avtovaz e Renault Russia, il numero di unità vendute è diminuito del 12% rispetto all’anno precedente.
Petrolio in calo, su il gas
Il petrolio Brent e WTI è in calo del 2% su timori di un rallentamento della domanda da parte della Cina.
Il prezzo del Gas Naturale negli Stati Uniti sale dell’1%. In Europa i prezzi corrono: + 5% a 174 euro MWh. L’Italia prepara un piano di emergenza per affrontare un blocco totale del flusso dalla Russia.
Saipem crolla a Piazza Affari, corre Leonardo
A Piazza Affari Saipem lascia sul terreno oltre il 35% dopo la chiusura dell’aumento di capitale. L’operazione si è conclusa con la sottoscrizione di 1,377,339,640 nuove azioni pari al 70% circa del totale e per un controvalore di circa 1,4 miliardi. Risultano quindi non esercitati 6,284,082 diritti per la sottoscrizione di 596,987,790 nuove azioni (30% circa del totale) per un controvalore di 605 milioni da coprire grazie al ricorso al consorzio bancario.
In vetta all’indice spicca ancora una volta Leonardo +2%. Moody’s ha migliorato l’outlook sul rating a ‘positivo’ da ‘stabile’, confermando la valutazione al livello Ba1.
Avanza anche Tenaris +1,5%.
Nel resto del listino da segnalare Sesa -5% dopo i pur positivi conti: il Cda ha approvato bilancio di esercizio e consolidato chiuso al 30 aprile 2022 con un Ebitda consolidato di 167,7 milioni euro (+33,1% a/a), ricavi di 2.389,8 milioni e un risultato netto di competenza adjusted di 81,8 milioni, in crescita del 41,5% a/a rispetto ai 57,8 milioni al 30 aprile 2021.
Vola Prime Industrie +15%; le società di private equity Alpha e Peninsula hanno presentato manifestazioni di interesse non vincolanti ad alcuni azionisti indicando un possibile prezzo di acquisto di 25 euro per azione.