L’ultimo weekend di vacanza prima della ripresa. Per i club di Serie A è (quasi) tempo di rimettersi al lavoro, visto che da lunedì cominceranno i ritiri: con l’inizio del campionato previsto il 13 agosto, del resto, tocca iniziare prima del solito. Il discorso ovviamente vale solo per giocatori e tecnici, visto che i dirigenti sono immersi da settimane nel mercato. Qualcuno, vedi Maldini e Massara, inizierà solo ora, gli altri però hanno già fatto diverse operazioni, tanto che gli equilibri della prossima Serie A sembrano essere cambiati. L’Inter sin qui è quella che si è rinforzata di più, ma presto potrebbe essere raggiunta dalla Juventus, a sua volta vicina a chiudere colpi molto importanti.
Inter: dopo gli acquisti è l’ora della cessione di Skriniar
Per i nerazzurri quella appena trascorsa è stata la settimana di Lukaku, accolto tra l’entusiasmo dei tifosi, ma anche di Asllani e Onana, mentre lunedì toccherà a Bellanova. Insomma, i lavori sono in fase piuttosto avanzata, il popolo nerazzurro però sa bene che presto arriverà la “fase due”, ovvero quella decisamente meno gradita delle cessioni. Una, in particolare, sembra ormai segnata: non è un mistero che Skriniar sia sul mercato, conteso da Psg e Chelsea. I francesi sono in vantaggio, tanto da aver già trovato un accordo con il giocatore, quello con l’Inter invece non è ancora arrivato, visto che Marotta non vuole scendere da quota 70, a fronte dei 60 offerti da Campos. L’intesa verrà trovata presto, dopodiché i nerazzurri si tufferanno sul sostituto, che dovrebbe essere uno tra Bremer e Milenkovic. I difensori sono i veri pezzi pregiati di questa sessione estiva di mercato: la sensazione è che si scatenerà un vero e proprio effetto domino, con diversi top club pronti a fare le proprie mosse.
De List vuole il Chelsea, la Juve non fa sconti e punta Koulibay
Ad arricchire il quadro ci si è messo De Ligt, deciso a lasciare la Juventus dopo tre anni in chiaro-scuro. L’olandese, arrivato per 80 milioni nell’estate 2019, doveva essere il leader della difesa, invece, pur mostrando delle doti indiscutibili, ha finito per pagare dazio alla Serie A, definitiva da molti tecnici come l’università dei difensori. I bianconeri, insomma, non lo incateneranno alla Continassa, ma neppure vogliono assecondarne i capricci (tutto parte dal suo rifiuto a rinnovare il contratto in scadenza nel 2024) senza incassare la cifra dovuta. Arrivabene vuole i 120 milioni della clausola rescissoria, anche lui però sa bene come non possa tirare la corda all’infinito, visto che l’olandese va necessariamente venduto quest’estate: l’impressione è che se il Chelsea arrivasse a quota 100 l’affare andrebbe in porto. A quel punto Cherubini dovrebbe acquistare due centrali, alla luce dell’altra partenza eccellente, vale a dire Chiellini. Il nome caldo è quello di Koulibaly, altro difensore con una situazione contrattuale delicata: De Laurentiis non vuole perderlo a parametro zero, dunque di fronte a un’offerta congrua (40-45 milioni) potrebbe cederlo ai “nemici” bianconeri.
Ad ogni modo per completare il domino ci vorrà ancora un po’ di tempo, molto più di quello che servirà per vedere Di Maria e Pogba a Torino. Gli accordi, infatti, sono pressoché totali, tanto che in molti si aspettano gli annunci già nella prossima settimana.
Milan: risolto il caso Maldini è tempo di pensare al mercato
Lunedì ci sarà anche il raduno del Milan, dunque l’occasione per ascoltare Maldini e Massara. Sarà interessante capire le modalità del nuovo accordo, ma anche e soprattutto quelle del mercato rossonero, sin qui fermo al solo Origi. Pioli ha chiesto un rinforzo per reparto, dunque i prossimi giorni vedranno finalmente un Diavolo protagonista, specialmente ora che Botman è andato al Newcastle e Renato Sanches flirta con il Psg. Prende sempre più piede, nel frattempo, il sogno Dybala, dato per certo all’Inter e invece ancora senza un contratto. A frenare l’accordo con i nerazzurri, oltre all’arrivo di Lukaku, sono state le richieste di Antun, ritenute troppo alte: il Milan osserva interessato, pronto a giocarsi la carta della “centralità tecnica” che i cugini, dopo il ritorno del belga, non hanno più. La Joya aspetta, consapevole che il tempo scorre e che uno come lui non può restare troppo a lungo senza una squadra.