L’Italia nella morsa di Caronte. Nel weekend l’alta pressione tornerà a consolidare la sua posizione anche sul Nord Italia e in tutto il Paese il tempo risulterà prevalentemente stabile e soleggiato, ma da domenica 26 si prevedono temperature ancora in aumento, anche di 5 gradi: 40°C al Centro-Nord e di 44°C nelle zone interne del Sud. Decisamente fuori la media e che stanno causando non pochi problemi a settori come quello dell’agricoltura.
L’anticiclone Caronte durante il weekend inizierà la sua scalata verso la massima potenza, attesa tra domenica e martedì prossimo. Il super caldo coinvolgerà tutto il paese: le temperature potrebbero toccare e superare i 40°C nelle regioni centrali e meridionali, ma il caldo e l’afa saranno intensi anche al Nord e in particolare nel Nord-Est, con picchi non lontani anche in Emilia-Romagna e Veneto.
La presenza di Caronte, però, sarà da record anche in termini di persistenza: l’anticiclone potrebbe durare fino ai primi di luglio, prepotente con temperature africane e con solo qualche breve pausa al Nord.
Le previsioni meteo per sabato 25 e domenica 26 giugno
La giornata di sabato 25 giugno è prevista tra sole e nuvole al Sud, al Centro e in Sardegna con la possibilità al mattino di brevi e deboli piogge tra l’isola e le regioni centrali. Nel resto d’Italia – salvo qualche annuvolamento con possibil piogge sui rilievi friulani – tempo più soleggiato.
Per quanto riguarda le temperature siamo oltre i 35 gradi all’estremo Sud e in Sicilia, mentre nel resto d’Italia sono più contenute: sui 28 gradi con punte di 32-33.
Da domenica 26 giugno la situazione cambia. Al Centro-Sud si avrà un tempo nel complesso stabile con qualche nuvola in transito. Più soleggiato sarà il Nord-Est, un po’ più di nuvole invece al Nord-Ovest ma sarà comunque molto afoso. Qualche isolato temporale di calore potrebbe verificarsi solo nelle Alpi occidentali. Ma le temperature saliranno ancora: al Centro picchi di 38-40°C nelle zone interne sarde e al Sud oltre i 42°C.
Weekend rovente: sale l’allarme siccità
Purtroppo, la siccità legata al caldo eccezionale e all’assenza di piogge (a partire da questo inverno) sta letteralmente flagellando l’Italia, soprattutto il Nord. E come se non bastasse in questi primi giorni di estate 2022, gli incendi sono triplicati rispetto all’anno scorso.
Le precipitazioni occorse fra fine aprile e maggio, e qualche temporale negli ultimi giorni, hanno apportato solo un minimo sollievo al terreno e aumentato solo temporaneamente i livelli di fiumi e laghi. Ma il caldo estremo e persistente in arrivo farà evaporare la poca pioggia arrivata al Nord, e le previsioni per i prossimi 10 giorni fanno salire ancora di più l’allarme siccità.