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Borse: fondi in arrivo a fine giugno ma occhio alla tempesta. Parla Cesarano di Intermonte

Come accade in natura, la liquidità è la linfa dei mercati: in giugno ce ne sarà molta grazie a scadenze tecniche, ma a luglio la sua carenza porterà le Borse a rinsecchirsi

Borse: fondi in arrivo a fine giugno ma occhio alla tempesta. Parla Cesarano di Intermonte

Il mese di luglio sarà il più delicato per i mercati, che probabilmente si troveranno a scontare una revisione delle stime degli analisti in seguito la pubblicazione delle trimestrali, nello stesso momento in cui si dovrà far fronte anche alla riduzione della liquidità in circolazione da parte delle Banche centrali. Invece un periodo d’oro potrebbe essere la fine di giugno quando sono attesi grossi flussi da parte di fondi di investimento e fondi sovrani che si troveranno a dover fare aggiustamenti dei loro portafogli. Lo dice Antonio Cesariano, chef global strategist di Intermonte Sim.

Al momento ci si trova davanti a una situazione sospesa, in cui molti tasselli del quadro economico devo trovare un assetto: “Da una parte il sentiment del mercato inizia a timidamente a scontarlo, dall’altra la razionalità delle previsioni degli analisti resta ancora ferma su livelli alti” dice lo strategist.

Le stime degli analisti mostrano ancora livelli alti di utili delle aziende

Se guardiamo l’andamento dei grafici che parlano di prezzo/utili (P/E), la migliore cartina a tornasole per capire se un mercato è caro o meno, vediamo che essi stanno flettendo, quindi dovrebbe essere un buon momento per comprare. Ma se invece si scende più in profondità e si analizza quale delle due voci condiziona maggiormente il dato, si può vedere che le stime degli analisti che riguardano gli utili per azione sono ancora alte. Lo S&P 500 è a 225 dollari, l’euro stoxx 600 è 33 euro. Gli analisti cioè continuano a vedere un livello alto di utili.

Nelle prossime trimestrali si vedrà come aziende e consumatori affronteranno il rialzo dei prezzi

Il mercato invece inizia a fiutare che qualcosa sta andando storto: le aziende devono far fronte all’aumento dell’inflazione e solo in parte riescono a traslare l’aumento dei prezzi sul consumatore finale. E proprio quest’ultimo fino a un certo punto potrà sopportare l’aumento dei costi, poi fermerà gli acquisti e attenderà o il calo dell’inflazione o il rialzo dei salari. A quel punto le aziende saranno costrette a ridurre i margini.

Al momento questa situazione non appare ancora chiara. Le aziende hanno mostrato delle trimestrali molto buone e spesso anche in ripresa rispetto al periodo pandemico. Ma ora bisognerà vedere da una parte quanto e quanto a lungo ci sarà inflazione, dall’altra se ci sarà e quanto a lungo ci sarà un rallentamento o una recessione, con il timore maggiore ora spostato dall’inflazione alla stagflazione.

Luglio sarà il mese più difficile dell’anno per le Borse

Giugno sarà un mese ricco di liquidità per via di aggiustamenti di portafoglio di molti fondi” dice Cesarano. “Luglio sarà il mese più delicato dell’estate, in cui ci si renderà conto del fatto che ci sarà meno liquidità, e ciò, esattamente come accade in natura, porterà le borse ad appassire”.

Per questo saranno importanti i prossimi appuntamenti in agenda che daranno il ritmo al mercato.
A iniziare dal prossimo giovedì 9 giugno in cui la Bce renderà nota la sua decisione sui tassi che potrebbe portare a una stretta. Del resto la Fed in giugno è attesa alzere i tassi due volte di 50 pb. Inoltre questa settimana sarà importante il dato sull’inflazione Usa.

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