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Unicredit tratta per l’addio alla Russia e cerca acquirenti anche in Cina e India

Secondo Reuters, date le difficoltà di vendere a un compratore russo a causa delle sanzioni Ue, Unicredit avrebbe esteso la ricerca al di là degli investitori locali e avviato colloqui

Unicredit tratta per l’addio alla Russia e  cerca acquirenti anche in Cina e India

Unicredit vuole lasciare la Russia ed è alla ricerca di un compratore che acquisisca le sue attività a Mosca. La notizia è nota da mesi, ma secondo quanto rivelato da Reuters – che cita due fonti informate sui fatti – la banca guidata da Andrea Orcel avrebbe intensificato gli sforzi ed esteso la ricerca di un acquirente al di là degli investitori locali, concentrandosi su Paesi come India e Cina (e forse anche Turchia) che non hanno appoggiato le sanzioni imposte dall’Occidente e potrebbero dunque essere interessati ad asset il cui prezzo si è ridotto per l’uscita dal Paese delle imprese occidentali in seguito all’invasione dell’Ucraina. Secondo una delle fonti Reuters, inoltre, Unicredit avrebbe già avviato delle trattative con potenziali investitori.

Unicredit potrebbe dunque presto diventare l’ennesima società a lasciare la Russia. Nelle ultime settimane, prosegue Reuters, diverse fonti di mercato avevano segnalato che l’istituto stava valutando tutte le opzioni per l’addio, a patto che l’operazione avvenisse a condizioni tali da non penalizzare eccessivamente gli stakeholder. 

Lo scorso maggio, Orcel aveva però sottolineato la difficoltà di trovare un acquirente russo per la sua controllata a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente. Per due volte, ha rivelato il Ceo, la banca non è riuscita a concludere importanti accordi per ridurre la propria esposizione perché la sua controparte è stata colpita da sanzioni poco prima della firma.

La settimana scorsa, a margine delle considerazioni finali della Banca D’Italia, Orcel ha però rassicurato sul fatto che “la Russia non è più un problema” per Unicredit dopo le azioni intraprese dalla banca nel “primo trimestre”. L’istituto ha infatti effettuato accantonamenti per compensare le future perdite.

L’esposizione in Russia, “come continuo a ripetere, la stiamo gestendo e ne parleremo quando l’avremo gestita. Abbiamo fatto già un passo importante nel primo trimestre, pensiamo di farne un altro nel secondo”, ha aggiunto Orcel parlando ai microfoni di Class Cnbc. 

Ricordiamo che UniCredit è una delle banche europee con la maggiore esposizione alla Russia, dove gestisce il 14esimo istituto di credito del Paese.

A Piazza Affari, dopo le novità riportate da Reuters, il titolo Unicredit sale del 2% a 10,808 euro. 

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