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Rete unica tlc: i cda di Cdp, Tim e Open Fiber in seduta straordinaria per il via libera all’accordo

Riunione straordinaria oggi dei cda di Cassa Depositi e Prestiti, Tim e Open Fiber per dare il via libera al Memorandum of understanding che porta alla rete unica delle tlc

Rete unica tlc: i cda di Cdp, Tim e Open Fiber in seduta straordinaria per il via libera all’accordo

Sarà una domenica di lavoro per i consigli d’amministrazione della Cassa depositi e prestiti (Cdp), di Tim e di Open Fiber. In serata si riuniranno per dare il via libera al Memorandum of understanding che deve portare alla rete unica delle telecomunicazioni tra quelle di Tim e quella di Open Fiber sotto la regia della Cdp, che è l’azionista di controllo delle reti, e con il consenso dei fondi azionisti Kkr e Macquarie.

Il Memorandum non avrà carattere vincolante ma fisserà il perimetro della rete unica con la precisa identificazione degli asset che entreranno in gioco, dei debiti e del personale di Tim che confluiranno nella società delle rete. Dopo mesi di discussione, è un grosso passo avanti sia per le società che vi sono coinvolte che per l’intero Paese, che può così compiere un bel pezzo di strada sulla via della digitalizzazione e che proprio per questo considera strategica l’operazione di unificazione delle reti, perciò sottoposta al Golden power, con diritto di veto del Governo su eventuali tentativi di scalata.

Rete unica: primo test lunedì in Borsa

Come previsto dal piano del nuovo Ad, Pietro Labriola, Tim cesserà di essere un operatore verticalmente integrato e perciò sottoposto a mille vincoli antitrust e si dividerà in due: da una parte l’attività dei servizi e dall’altra la rete; anzi, le reti (sia quella primaria che quella secondaria) destinate a fondersi con quella di Open Fiber. Un recente studio della McKinsey ha del resto avvalorato la tesi di fondo del Piano Labriola secondo cui la somma dei singoli asset di Tim vale di più del tutto.

Naturalmente per la definitiva realizzazione della rete ci vorrà tempo, anche perché è essenziale l’autorizzazione delle autorità competenti, a partire da quella dell’Antitrust europeo, ma la strada è tracciata e già domani la Borsa comincerà a valutare gli effetti di un’operazione che sembrava una chimera ma che ora inizia finalmente a vedere il traguardo.

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