La guerra in Ucraina abbatte le previsioni sull’andamento del Pil dell’Italia e dell’Eurozona. Secondo la Commissione europea, che lunedì ha pubblicato le nuove stime sul futuro dell’economia comunitaria, quest’anno il Pil italiano dovrebbe crescere del 2,4%, quasi la metà del +4,1% previsto lo scorso febbraio. Le stime sul 2023, invece, sono state tagliate dal +2,3 al +1,9%.
Inflazione e disoccupazione in Italia
Il tasso di inflazione dovrebbe attestarsi al 5,9% quest’anno e al 2,3% l’anno prossimo (dopo 1,9% nel 2021).
La disoccupazione dovrebbe rimanere invece sostanzialmente stabile rispetto al 2021, al 9,5% per poi calare all’8,9% nel 2023.
Le nuove previsioni sul Pil di Eurozona e Ue
La scure si abbatte anche sulle previsioni di crescita relative all’intera Eurozona: la stima sul 2022 viene tagliata dal 4 al 2,7%, mentre quella sul 2023 dal 2,7 al 2,3%.
Quasi uguali le variazioni anche al livello Ue: rispettivamente dal 4 al 2,7% e dal 2,8 al 2,3%.
Inflazione e disoccupazione in Europa
Quanto al tasso medio d’inflazione, quest’anno nell’area euro dovrebbe attestarsi al 6,1% rispetto al 2,6% nel 2021 (stima di febbraio 3,5%), per poi scendere al 2,7% nel 2023 (contro una stima di febbraio che non andava oltre l’1,7%).
Il tasso di disoccupazione si dovrebbe attestare sul 7,3%, in calo rispetto al 7,7% nel 2021 per portarsi al 7% l’anno prossimo.
Nella Ue il tasso di inflazione sarà quest’anno al 6,8% e l’anno prossimo al 3,2%. La disoccupazione al 6,7% e al 6,5% rispettivamente.
Grande incertezza per guerra ucraina e impatto mercati energia
I rischi per la previsione dell’attività economica e dell’inflazione “dipendono fortemente dall’evoluzione della guerra, e soprattutto dal suo impatto sui mercati energetici”. È quanto indica la Commissione europea nel rapporto di previsione economica di primavera.
Data l’elevata incertezza, la previsione di base è accompagnata da un’analisi di scenario basata su modelli che simulano l’impatto dell’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, nonché di un netto taglio della fornitura di gas dalla Russia.
In quest’ultimo scenario, più severo, i tassi di crescita del Pil sarebbero di circa 2,5 e 1 punto percentuale al di sotto del valore di riferimento previsto rispettivamente nel 2022 e nel 2023, mentre l’inflazione aumenterebbe di 3 punti percentuali nel 2022 e di oltre un punto percentuale nel 2023, al di sopra delle proiezioni di base.
Gentiloni: siamo ancora lontani da una situazione economica normale
A causa del conflitto in Ucraina, “siamo ancora lontani da una situazione dell’economia normale”, ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni.
Dal giudizio di Bruxelles sull’evoluzione dell’economia dipende la decisione relativa alla sospensione delle regole di bilancio europee, che potrebbe essere prolungata in toto anche nel 2023.