Da Torino a Mosca, da Torino a Kiev, il mondo della musica lancia un messaggio forte e chiaro che dice “No alla guerra e solidarietà agli ucraini che stanno vivendo una tragedia inimmaginabile”. L’Ucraina ha vinto l’Eurovision 2022. A trionfare sono stati i Kalush Orchestra che, con il brano “Stefania” hanno scalato la classifica, arrivando fino alla vetta grazie ai voti provenienti da tutto il mondo.
All’Eurovision 2022 ha vinto la solidarietà
Il meccanismo di voto dell’Eurovision (non si può votare il rappresentante del proprio Paese) ha fatto sì che sull’Ucraina si siano riversati una pioggia di voti provenienti da ogni angolo del continente. Alla fine il punteggio complessivo dice 631 voti, di cui 439 conquistati grazie al televoto che ha consentito ai Kalush di superare Sam Ryder (Regno Unito), piazzandosi al primo posto. Terza la spagnola Chanel con 459 punti.
Mahmood e Blanco, che rappresentavano l’Italia con il brano “Brividi”, si sono piazzati al sesto posto.
È la terza volta che l’Ucraina vince l’Eurovision Song Contest dopo i successi ottenuti nel 2016 e nel 2004. Ma la vittoria di ieri ha sicuramente un significato che va oltre la musica e diventa una rumorosa presa di posizione contro ciò che sta accadendo. La pace è stata il leit motiv dell’intero evento, declinato in vari modi. Da Mika e Pausini che giovedì hanno duettato su Fragile di Sting e People Have the Power di Patti Smith ai Rockin’ 1000 che sabato hanno aperto la finale da piazza San Carlo suonando Give Peace a Chance di John Lennon.
E un’altra decisione simbolica arriva anche da Sony Music Entertainment, che ha fatto sapere che i proventi netti del brano saranno devoluti a un’associazione umanitaria scelta dalla band.
Dopo la vittoria, Oleh Psyuk, frontman della Band, ha affermato: “Grazie per aver sostenuto l’Ucraina: questa vittoria è per tutti gli ucraini”. Parole seguite a ruota dal saluto patriottico “Slava Ukraini!”, cioè “Gloria all’Ucraina”. Nel corso della conferenza stampa tenutasi alla conclusione della serata, Psyuk ha detto: “Cosa faremo al ritorno in Ucraina? Torneremo tra due giorni, è difficile dirlo. Ma come ogni ucraino siamo pronti a combattere in guerra, fino alla fine”.
“Per favore aiutate l’Ucraina e Mariupol, aiutate Azovstal, ora”, aveva detto alla fine dell’esibizione – accolta dall’ovazione del pubblico -, rischiando anche la squalifica dato che il regolamento della manifestazione non accetta messaggi politici sul palco. Ma i vertici dell’Eurovision, stavolta, hanno giustamente ritenuto di fare un’eccezione.
L’Ucraina vince l’Eurovision 2022: i commenti della politica
“Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa”. ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulle sue pagine social “L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà il contest per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante”, ha aggiunto Zelensky.
“Stanotte la tua canzone ha conquistato il nostro cuore. Celebriamo la tua vittoria in tutto il mondo. L’Ue è con te”, ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“L’augurio è che l’Eurovision del prossimo anno possa essere ospitato a Kiev in un’Ucraina libera e unita”, ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, citando anche alcuni versi della canzone vincitrice, Stefania: “Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte”.
“Lunga vita alla musica! Viva l’Europa! Gloria all’Ucraina!”, ha commentato l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell.
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