Hera archivia il primo trimestre 2022 con ricavi più che raddoppiati su base annua, a 5,312 miliardi (+133,8%), Mol a 374 milioni (+3,3%) e utile netto a 137,8 milioni, in calo dell’1,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato. A fine marzo, l’indebitamento finanziario netto ammontava a 3,455 miliardi, con un rapporto debito netto/Mol a 2,8.
All’incremento dei ricavi, spiega il gruppo, hanno contribuito in particolare i settori dell’energia, che presentano una crescita importante per le maggiori attività di intermediazione e l’incremento del prezzo delle commodities, oltre ai maggiori volumi venduti di gas derivanti da nuovi lotti vinti a gara e dall’effetto climatico.
Tra i principali highlight operativi spicca la base clienti pari a circa 3,5 milioni di unità.
Iacono nuovo Ad di Hera
Inoltre, il cda di Hera – in seguito alle dimissioni dell’amministratore delegato Stefano Venier, passato alla guida di Snam – ha nominato per cooptazione Orazio Iacono quale nuovo Ad del gruppo, attribuendogli i relativi poteri.
Iacono, ingegnere di 54 anni, ha svolto mansioni di crescente responsabilità nel gruppo Trenitalia, fino a ricoprire nel periodo 2017-2020 il ruolo di Ad e direttore generale.
In seguito, ha collaborato come senior advisor presso una primaria società di consulenza internazionale e nel 2021 è diventato Chief Operating Officer Sustainable Infrastructures di Saipem.
Formerà il nuovo tandem di vertice con il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano, il vero creatore di quel gioiello che è diventata Hera.