Per Ferrari continua anche in questo primo trimestre 2022 il trend positivo visto nel corso del 2021 anche se la Borsa si aspettava di più e ha penalizzato il titolo (-3,4% a metà pomeriggio). Secondo i dati pubblicati oggi, il Cavallino Rampante al 31 marzo ha consegnato 3.251 vetture, 480 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (17,3%).
I ricavi netti sono stati pari a 1.186 milioni di euro, in crescita del 17,3% rispetto all’anno precedente con un EBITDA pari a 423 milioni di euro, in aumento del 12,5% rispetto all’anno precedente (margine pari al 35,6%). L’utile netto si è assestato a 239 milioni di euro (+16%) e l’utile diluito per azione a 1,29 euro.
Ottimo incasso degli anticipi sulla Daytona SP3
“L’anno si è aperto con risultati eccellenti e una crescita a doppia cifra dei principali indicatori finanziari – ha commentato l’amministratore delegato Benedetto Vigna – Il primo trimestre è contraddistinto da un livello record di ricavi, EBITDA e free cash flow industriale, quest’ultimo quasi raddoppiato a circa 300 milioni di euro, grazie in particolare all’incasso degli anticipi sulla Daytona SP3. I margini nel trimestre sono stati in linea con la nostra guidance”.
Portafoglio ordini copre larga parte del 2023
Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi otto modelli con motore a combustione interna (ICE) e due modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente l’83% e il 17% delle consegne totali.
“Sono risultati sostenuti dalla forte presa ordini” continua Vigna, “che è proseguita vigorosa nei primi tre mesi dell’anno: oggi il portafoglio ordini copre larga parte del 2023 e i volumi previsti per la maggior parte dei nostri modelli sono già completamente venduti. Nonostante le molte incertezze dello scenario geopolitico che stanno segnando il 2022, rimango ottimista sulle prospettive future della società”.
Ferrari Roma e le SF90 sono le più vendute
Nel 2021 la società ha lanciato 4 nuovi modelli, fra cui la 296 GTB con il nuovo V6 e motore elettrico, il terzo modello ibrido dopo SF90 stradale e Spider.
Le consegne del trimestre sono state trainate dalla Ferrari Roma e dalla famiglia delle SF90, insieme con la Portofino M. Nel corso del trimestre sono iniziate le prime consegne della 812 Competizione. Le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono state in minor numero rispetto all’anno precedente e hanno raggiunto la fine della produzione in serie limitata. Le consegne della 296 GTB inizieranno nel secondo trimestre, secondo programma.
Le consegne trimestrali hanno rispecchiato le scelte di allocazione geografica in risposta alla congestione dei porti riscontrata nei primi mesi dell’anno. Di conseguenza, la regione EMEA(4) ha registrato un aumento del 19,5%, le Americhe(4) hanno subito una flessione del 12,8%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un robusto incremento del 46,9%, in linea con la forte domanda dalla Cina Continentale, e la regione Resto dell’APAC(4) è cresciuta del 55,6%.
Prossimo 16 giugno data chiave per presentazione piano
Il prossimo 16 giugno sarà la data clou per la società di Maranello, in cui cadrà il Capital Markets Day con la presentazione del piano per i prossimi anni, il percorso di elettrificazione e di carbon neutrality, guardando al 2030, aveva detto il presidente di Ferrari, John Elkann in occasione dell’assemblea degli azionisti lo scorso 13 aprile.
Confermata la guidance 2022 con qualche condizione
Ferrari ha confermato la guidance 2022, a condizione che l’operatività non sia impattata da restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 e sulla base di alcune ipotesi: gestione attenta della forte domanda, arricchimento del mix di modelli, più che compensato dall’impatto negativo dovuto alla fine del ciclo vita delle Ferrari Monza SP1 e SP2, inizio della produzione della Ferrari Daytona SP3 e della Ferrari Purosangue nel 2022 con avvio delle consegne a partire dal 2023, ricavi da attività legate alla Formula 1 che riflettono sponsorizzazioni più diversificate ma complessivamente minori, in parte compensate dal migliore posizionamento nel campionato dell’anno precedente, aumento degli ammortamenti legato all’avvio della produzione di nuovi modelli, generazione di free cash flow industriale sostenuta dall’incasso degli anticipi sulla Daytona SP3, spese in conto capitale disciplinate, per sostenere lo sviluppo a lungo termine
L‘indebitamento industriale netto al 31 marzo 2022 è diminuito a 136 milioni di euro, rispetto a 297 milioni al 31 dicembre 2021. Al 31 marzo 2022 la liquidità complessiva disponibile era pari a 2.162 milioni di euro (2.020 milioni al 31 dicembre 2021), incluse linee di credito committed inutilizzate per 668 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre il riacquisto di azioni proprie è stato pari complessivamente a 135 milioni di euro.