Il Milan risponde all’Inter, il Napoli è fuori dai giochi. La 34esima di Serie A, in attesa di concludersi oggi con il posticipo tra Sassuolo e Juventus, ci regala veri e propri fuochi d’artificio tra capo (lotta Scudetto) e coda (salvezza), mentre sembrerebbe aver affossato le squadre che lottano per l’Europa, tutte sconfitte, a eccezione dell’Atalanta (comunque staccata) per la gioia di Allegri.
Corsa scudetto: il Milan si riprende la vetta, ma mercoledì l’Inter recupera col Bologna
Inutile nascondersi: al minuto 92 di Lazio-Milan lo Scudetto si era ormai colorato di nerazzurro. Poi però è arrivata la zampata di Tonali a ribadire che i rossoneri, seppur solo virtualmente, sono ancora primi e non vogliono proprio arrendersi all’Inter di Inzaghi. “I miei giocatori sono dei leoni – ha esultato Pioli con gli occhi lucidi -. Anzi, se fossi in loro sarei perfino arrabbiato perché troppo spesso sono sottovalutati, sono stati bravissimi a crederci. Ora proveremo a vincere tutte le partite che ci mancano”. La sensazione è che il Diavolo sia stato davvero a un passo dalla resa, colpito a freddo da Immobile dopo appena 4’ e ripresosi solo parzialmente con la zampata di Giroud (50’): la vittoria era l’unica possibilità rimasta per continuare a crederci e i rossoneri l’hanno trovata in pieno recupero con Tonali, mandando così un messaggio forte e chiaro all’Inter campione in carica. Che ora però potrà finalmente calare il jolly tanto atteso, vale a dire la gara di Bologna rinviata lo scorso 6 gennaio e in programma mercoledì. Un successo certificherebbe il sorpasso, ma non chiuderebbe nessun discorso: il tempo delle sentenze, infatti, non è ancora arrivato e questo soprattutto grazie al risultato dell’Olimpico di ieri.
Napoli umiliato a Empoli, De Laurentiis manda tutti in ritiro permanente
A dire il vero però una c’è e riguarda il Napoli, sconfitto clamorosamente a Empoli, non tanto per il risultato in sé, quanto per le modalità con cui è avvenuto. Gli azzurri, in vantaggio di due gol fino al 83’, si sono fatti rimontare in appena 8 minuti, subendo 3 gol incredibili, ma soprattutto dimostrando di non essere più presenti, quasi come se qualcuno avesse staccato l’interruttore all’improvviso. Spalletti s’è assunto tutta la responsabilità e la società, evidentemente, la pensa come lui, visto che spedito tutti in ritiro permanente a partire da domani: e i soliti ben informati, dalle parti del Vesuvio, sostengono che la conferma del tecnico sia tutt’altro che scontata…
La corsa europea va a rilento, quella salvezza si accende all’improvviso
In attesa di Sassuolo-Juventus, di cui parliamo tra poco, va sottolineato come le aspiranti a un posto in Europa, Atalanta esclusa, abbiano tutte toppato, alcune clamorosamente, le rispettive partite, regalando così alla Signora la chance di chiudere il discorso Champions con diverse giornate d’anticipo. Il flop più clamoroso riguarda la Fiorentina, ma qui però bisogna aprire parallelamente il discorso salvezza: il 2-1 con cui la Salernitana ha sconfitto i viola, infatti, può essere letto in due modi. Negativo, se si considerano le ambizioni europee di Italiano, incredibilmente positivo se la si osserva dal punto di vista di Nicola, capace, assieme a Iervolino e Sabatini, di aver risvegliato una squadra che sembrava morta e che ora, invece, alla luce dei risultati degli altri (sconfitta del Cagliari a Genova su tutti), crede eccome alla salvezza. La corsa appassiona e può condizionare gli obiettivi delle altre, tanto più se queste fanno fatica a dare continuità, vuoi per distrazioni (la Roma ha in testa soprattutto la Conference), vuoi per difetti atavici (la Lazio di Sarri e, se vogliamo, la stessa Fiorentina).
Sassuolo-Juve ore 20.45, Dazn e Sky Sport
Quello di Reggio Emilia ha tutta l’aria di essere un match point per la Champions: una vittoria, infatti, porterebbe la Juve a + 8 sulla Roma quinta a sole 4 giornate dal termine. Non ci sarebbe ancora la matematica, ma è chiaro che i bianconeri avrebbero un piede e mezzo nell’Europa che conta, il che consentirebbe di prepararsi al meglio per la finale di Coppa Italia. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il Sassuolo, reduce dalla brutta sconfitta di Cagliari ma capace di battere tutte le grandi, Juventus compresa.
Allegri non si fida: “Serve una gara seria, altrimenti rischiamo…”
“Bisogna fare una partita giusta, di tecnica, seria se no ne verremmo fuori con le ossa rotte – ha ammonito Allegri in conferenza stampa -. Il quarto posto non è ancora matematico, la strada è lunga, facciamo un passo alla volta: poi alla fine valuteremo il lavoro fatto, non solo i risultati”. Il tecnico sa che la qualificazione in Champions, unita alla vittoria della Coppa Italia, salverebbe in parte la stagione, dunque non vuole perdere tempo, ma conquistare sin da oggi punti preziosi per l’obiettivo.
Sassuolo-Juve, le formazioni: Morata verso la panchina, al suo posto Bernardeschi
Juventus sempre alle prese con i problemi a centrocampo, alla luce delle assenze di Arthur, Locatelli e McKennie, negli altri reparti però c’è buona possibilità di scelta, il che lascia ad Allegri diverse possibilità. Il dubbio più grande è in attacco, dove il Bernardeschi in grande spolvero visto con la Fiorentina potrebbe spuntarla su Morata: il 4-2-3-1 bianconero dovrebbe vedere Szczesny in porta, Danilo, De Ligt, Chiellini e Pellegrini in difesa, Zakaria e Rabiot a centrocampo, Cuadrado, Dybala e Bernardeschi alle spalle di Vlahovic. Stesso sistema di gioco anche per Dionisi, che proverà ad aggiungere un altro scalpo eccellente alla collezione con Consigli tra i pali, Muldur, Chiriches, Ferrari e Kyriakopulos nel reparto arretrato, Lopez e Frattesi in mediana, Berardi, Raspadori e Traoré a supporto di Scamacca.