Non solo Tim per Kkr. Il fondo che sta trattando con Telecom in vista di una possibile Opa sul 100% della compagnia telefonica italiana ha anche un’altra preda nel mirino. Si tratta di Barracuda Networks, società californiana di sicurezza informatica di proprietà del gruppo di private equity Thoma Bravo.
Kkr ha confermato martedì in una nota l’intenzione di acquisire l’azienda americana, ma non ha fornito alcun dettaglio finanziario sull’operazione. Secondo fonti anonime citate dall’agenzia di stampa Reuters, la valutazione di Barracuda Networks potrebbe aggirarsi intorno ai 4 miliardi di dollari, compreso il debito. L’accordo dovrebbe essere perfezionato entro la fine del 2022.
Di cosa si occupa Barracuda
Fondata nel 2003, l’azienda gestisce la sicurezza dei dati dei suoi abbonati sul cloud, fornendo protezione a vari livelli: posta elettronica, software, cloud, reti e non solo. Thoma Bravo ha rilevato Barracuda nel 2017: da allora, la società è cresciuta fino a generare ricavi annui per oltre mezzo miliardo di dollari.
Il boom della sicurezza informatica
Negli ultimi mesi è aumentata l’attenzione del mercato sul settore della sicurezza informatica, sempre più centrale per le aziende da quando la pandemia ha fatto impennare il lavoro a distanza. La guerra fra Russia e Ucraina, inoltre, ha alzato ulteriormente il livello d’allarme nel campo della cybersecurity, costringendo le aziende ad aumentare ancora gli investimenti.
Le attività di Kkr nella cybersecurity
A febbraio Reuters aveva scritto che Kkr stava valutando la possibilità di vendere o di quota in Borsa la sua controllata Optiv Security Inc, un’altra società statunitense di sicurezza informatica la cui valutazione supera i tre miliardi di dollari (anche in questo caso compreso il debito).
Nel tempo, Kkr – che gestisce asset per un valore complessivo pari a circa 471 miliardi di dollari – ha investito anche in altre società di sicurezza informatica: tra i nomi più importanti figurano ForgeRock, Ping, Cylance e DarkTrace.