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Intesa Sanpaolo lancia un bond perpetuo che rende il 6,3%: richieste per oltre 3 miliardi

Intesa Sanpaolo ha collocato un bond subordinato con un rendimento del 6,375%. E la domanda ha superato quota 3 miliardi su un collocamento di 1 miliardo. La soglia d’ingresso è di 200 mila euro

Intesa Sanpaolo lancia un bond perpetuo che rende il 6,3%: richieste per oltre 3 miliardi

Intesa Sanpaolo ha collocato un bond perpetuo (subordinato di tipo At1) con un rendimento molto interessante, del 6,375% dopo aver aperto il book in area 6,625%. A fine mattinata, secondo Bloomberg, le richieste da parte degli investitori istituzionali sono state di oltre 3 miliardi di dollari su un collocamento di 1 miliardo.L

La peculiarità di queste obbligazioni è che, per la loro relatività rischiosità e per l’alta soglia d’ingresso, non sono destinate alla clientela retail ma agli investitori istituzionali. Nel dettaglio, La cedola prevista è semestrale e variabile. L’emissione ha un taglio di 200mila euro e sarà scambiata alla Borsa del Lussemburgo. L’operazione dovrebbe concludersi nelle prossime ore con la definizione del prezzo, un’emissione che avviene in un momento di grande volatilità per i mercati tra il conflitto in Ucraina e l’inflazione ai massimi storici.

Intesa Sanpaolo: i primi due bond perpetui

Non è la prima volta per il gruppo guidato da Carlo Messina. Lo scorso 20 febbraio Intesa Sanpaolo ha collocato con successo due tranche di titoli perpetui At1 per complessivi 1,5 miliardi di euro a fronte di una domanda che ha raggiunto quota 8 miliardi.

L’ultimo bond perpetuo At1 è stato emesso il 25 agosto 2020 in due tranches, da 750 milioni di euro ciascuna, con ordini totali che hanno sfondato quota 6,5 miliardi. Le due tranches all’epoca erano un’obbligazione callable a partire dal 1° marzo 2028 e una seconda callable dal 1° settembre 2031. Il rendimento della prima tranche, che aveva visto ordini per oltre 3 miliardi, era stato fissato al 5,5% e quello della seconda, con ordini oltre 3,5 miliardi, al 5,875%.

Come funzionano gli Additional Tier 1?

Si tratta di obbligazioni che hanno la caratteristica di partecipare all’assorbimento delle perdite della banca nel caso in cui gli indici patrimoniali dell’istituto in questione scendessero sotto una certa soglia (il Tier 1 è uno degli indici di patrimonializzazione più importanti per gli istituti bancari). I bond in questione sono di tipo “perpetuo” perché non vengono mai rimborsati se non dopo un certo numero di anni prestabiliti, a discrezione dell’emittente e non pagano alcuna cedola in caso di perdita.

In altre parole, si tratta di uno strumento a difesa del capitale o della banca, ma a differenza di altre forme ibride l’obbligazione non viene mai convertita in capitale. Ne consegue che questa tipologia di bond offre rendimenti più alti a compensazione del maggior rischio.

Pertanto, i titoli AT1 potrebbero essere una buona scelta in uno scenario di grande volatilità – come quello che stiamo vivendo – tanto da stimolare l’interesse di quegli investitori che sono più orientati al rendimento.

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