Gli avvertimenti delle banche centrali sul pericolo inflazione stanno spingendo all’insù i rendimenti delle obbligazioni, ma non spaventano le borse dell’Europa. A Milano l’indice FTSE Mib guadagna l’1% oltre quota 24.500 punti grazie alla spinta dei titoli finanziari, a loro volta sostenuti dal rialzo dei rendimenti di mercato. Poi a fine mattinata attenua la corsa. Il Btp decennale ha raggiunto e superato quota 2% a 2,03%, mentre il Bund tedesco è arrivato a quota 0,50% per la prima volta negli ultimi quattro anni. Lo spread oscilla intorno a 153 punti.
Borsa: banche e assicurazioni spingono il Ftse Mib
I settori più brillanti sono Banche +2,4% ed Assicurazioni +2%. In testa al listino italiano figura un campione del gestito, Banca Mediolanum +2,8%, Poste Italiane +2,72%, uno dei “grandi magazzini” di titoli di Stato, e Banca Intesa +2,44%. Bene anche Unicredit +1,9%. SocGen ha alzato il rating di Intesa da hold a buy abbassando il target da 2,75 a 2,35; gli analisti hanno ridotto il giudizio su Unicredit da 16 a 10,50 euro.
Avanzano anche le compagnie assicurative: Unipol +1.95% e Generali +0,7%, in terreno positivo da otto sedute.
Anche stamane la Borsa italiana figura tra i listini migliori, ma la performance dal primo gennaio 2022 resta ancora in rosso del -10% circa. Intanto il governo si accinge a rivedere al ribasso le stime di crescita al 3% dall’attuale 4,7%, previsto prima dello scoppio della crisi.
Borsa: a Milano in evidenza Leonardo
Dollaro in grande spolvero sostenuto dalla corsa dei tassi Usa (T bond decennale a 2,33% contro 2,17%): l’euro scende a 1,098, lo yen perde l’1% sulla valuta americana al massimo da sei anni. Continua il rally del real brasiliano, migliore valuta da inizio anno, che beneficia dell’aumento delle attese sul rialzo dei tassi (attesi al 13% per la fine dell’anno) e dell’aumento delle materie prime.
Sale il petrolio (Brent a 116 dollari, Wti a 110 dollari). Ne beneficiano Tenaris +2,2% come anche Eni +1,8%. Ancora in sofferenza Saipem -1,36%.
In evidenza Leonardo +1,8% che ha annunciato che la sua controllata statunitense DRS, ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions a SES, per un importo pari a 450 milioni di dollari, al lordo della tassazione. GES è il più grande fornitore di comunicazioni satellitari commerciali per il governo degli Stati Uniti. Leonardo conferma la guidance 2022 relativa all’indebitamento netto di gruppo, pari a circa 3,1 miliardi di euro.