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Dividendi banche: ecco perché la Bce esclude lo stop ai pagamenti. Si parte ad aprile, sul piatto il 50% degli utili

Sui dividendi delle banche “Non sono sul tavolo interventi simili a quello di due anni fa”, ha rassicurato il numero uno della Vigilanza Bce Enria. Ma attenzione al capitale

Dividendi banche: ecco perché la Bce esclude lo stop ai pagamenti. Si parte ad aprile, sul piatto il 50% degli utili

La guerra in Ucraina è uno “shock” a cui le banche europee stanno resistendo bene. Per questo motivo, nessuno stop ai pagamenti dei dividendi delle banche sarà imposto da parte della vigilanza Bce. Lo ha assicurato il presidente Andrea Enria, intervenendo all’European Financials Conference di Morgan Stanley. “Voglio essere molto chiaro. Non sono e non penso ci saranno sul tavolo interventi simili alla raccomandazione di sospendere l’erogazione dei dividendi arrivata alle banche all’inizio della crisi Covid”, ha detto Enria. Il tutto nonostante le previsioni sul prossimo futuro non siano delle migliori. Anzi, l’escalation di sanzioni internazionali e la risposta russa innescheranno un “rallentamento temporaneo della crescita dell’eurozona”, prevede il numero uno della vigilanza bancaria.

Banche europee: l’esposizione alla Russia è gestibile

Le banche dell’Eurozona “finora sono resilienti al secondo shock esogeno” rappresentato dall’invasione russa dell’Ucraina, dopo quello dovuto alla pandemia di Covid-19, ha affermato il presidente della Vigilanza Bce, sottolineando che le esposizioni degli istituti europei alla Russia “sembrano gestibili” anche in scenari estremi di abbandono del Paese grazie alla solidità patrimoniale delle banche. Appare invece a rischio il capitale investito nelle controllate locali.

Negli ultimi giorni l’argomento è stato al centro dell’attenzione anche in Italia a causa dei rapporti con la Russia delle due principali banche del nostro Paese. Ventiquattro ore fa, Intesa Sanpaolo ha fornito i dettagli, rivelando che la sua esposizione verso la Russia e l’Ucraina ammonta a 5,1 miliardi di euro. Unicredit, che ha un’esposizione superiore ai 7 miliardi, ha fatto sapere di stare valutando l’uscita dal Paese.

Dividendi banche, stavolta nessuno stop: ecco perché

Le banche potranno pagare i dividendi ai soci. Stavolta, nonostante le difficoltà, non arriverà nessuna imposizione dall’alto. Secondo il numero uno della vigilanza bancaria europea, sarebbe sbagliato “fare affidamento sullo stop dei pagamenti come se fosse uno strumento ordinario di supervisione”. Non lo è affatto, è una misura straordinaria che sarebbe meglio non ripetere. “Avrei preferito non fare questa raccomandazione due anni fa – ha aggiunto Enria -. Siamo andati dalle banche e abbiamo chiesto loro di sospendere i pagamenti per 8 mesi, ma ci hanno detto che non era possibile e che l’avrebbero fatto solo se lo avessimo raccomandato. Quindi lo abbiamo raccomandato e in quella situazione lo rifarei”, ha ribadito, ricordando la tempesta”’senza precedenti” che aveva colpito l’economia europea. 

“In ogni caso – ha concluso – spero che la prossima volta le banche ci ascolteranno di più e prenderanno iniziative di questo tipo di loro volontà, come sospendere per prudenza i pagamenti”. 

Dividendi banche: attenzione al capitale

La distribuzione del capitale ai soci da parte delle banche deve essere legata “a solidi capital plan costruiti su scenari credibili e anche su scenari avversi specifici per il singolo istituto”, ha spiegato Enria, ricordando che le le banche dovrebbero evitare di presentare le proprie politiche di distribuzione nei termini degli ammontari assoluti e chiarire in ogni caso che queste politiche sono soggette al raggiungimento dei target di piano

Enria ha infine chiarito che la Bce non ha preferenze tra dividendi e buyback e non è contraria alla distribuzione di capitale in eccesso, a patto che sia anche in questo caso in linea con i capital plan e che sia distinta chiaramente dai pagamenti ordinari.

Dividendi banche: ad aprile si parte

La stagione 2022 dei dividendi inizierà il 19 aprile con alcune delle principali banche del Ftse Mib che staccheranno la cedola. Tra gli istituti bancari quotati sul listino principale di Piazza Affari, i primi a partire saranno: 

  • Banco Bpm: dividendo di 0,19 euro,
  • Banca Mediolanum: saldo di 0,23 euro,
  • Unicredit: dividendo di 0,538 euro. 

Le altre grandi banche, tra le quali Intesa Sanpaolo, staccheranno la cedola a fine maggio. Il piatto, quest’anno promette di essere molto ricco. Per quest’anno, gli istituti bancari prevedono infatti la distribuzione del 50% degli utili generati nel 2021, il 15% in più rispetto allo scorso anno.

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